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INDUSTRIA Francia

Il cinema: un settore economico taglia XL

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- Tutte le cifre dell'impatto del cinema sull'economia francese e uno sguardo alla produzione dei film nel 2013

Il cinema: un settore economico taglia XL

Presentato ieri dal CNC, uno studio del BIPE rivela che nel 2012 i settori del cinema, della produzione audiovisiva, del video e del videogioco hanno rappresentato 16,2 Md€ di valore aggiunto diretto, indiretto e indotto (ossia lo 0,8% del PIL francese), e più di 340 000 posti di lavoro (1,3% dell'occupazione in Francia). I settori sostenuti dal CNC hanno generato l'anno scorso un valore aggiunto diretto di 8,5 Md€, equivalente a quello dell'industria automobilistica (8,6 Md€) e superiore a quella dell'industria farmaceutica (6,4 Md€).

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L'anno scorso, i sostegni attribuiti dal CNC sono ammontati a 770,4 M€, ossia il 4,7% del valore aggiunto totale del settore: ogni euro finanziato dal CNC ne genera 21 di valore aggiunto.

Il settore specifico del cinema rappresenta un valore aggiunto di 6 Md€. Sulla base della frequentazione delle sale nel 2012 (203,4 milioni di entrate), un biglietto del cinema (6,42 euro, in media) ha permesso di generare cinque volte di più della cifra spesa inizialmente. A titolo di paragone, il valore aggiunto diretto del cinema nel 2011 (3,3 Md€) rappresentava lo 0,2 % de PIL francese contro lo 0,1 % (1,8 Md€) del Regno Unito.

Dal canto suo, la Ficam (Federazione delle Industrie del Cinema dell'Audiovisivo e del Multimedia) ha svelato le cifre dell'Osservatorio sulla produzione cinematografica nei primi tre trimestri 2013: 152 lungometraggi d'iniziativa francese sono stati girati da gennaio alla fine di settembre, uno in meno rispetto all'anno scorso. Tuttavia, l'investimento è in calo del 7%: il budget medio passa da 6,2 M€ nel 2012 a 5,3 M€ nel 2013, con un aumento molto netto dei film di piccolo budget (tra 1 e 2 M€) e una flessione del 38% del numero di produzioni di budget superiore ai 10M€. Da notare, infine, che la delocalizzazione delle riprese è in calo (21% contro 31% nel 2012), avendo i produttori anticipato la riforma del credito d'imposta approvata a luglio dalla Commissione europea e retrodatata al 1° gennaio 2013.

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(Tradotto dal francese)

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