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ROMA 2013 Fuori concorso

La Santa: quattro uomini e una statua

di 

- L'opera seconda di Cosimo Alemà è un mix di generi, tra noir, azione e western. Protagonista una banda sgangherata che progetta il furto della statua della santa patrona di un paese del sud Italia

La Santa: quattro uomini e una statua

Quattro uomini arrivano in un piccolo paese del sud Italia. Sono forestieri, stanno pianificando qualcosa, la gente li guarda con sospetto. E' il giorno della festa patronale, madonne e croci dappertutto, ma il loro obiettivo è uno solo: la preziosa statua della Santa del paese. In cerca di riscatto dalle loro misere vite, i quattro contano di rubarla e ricavarne un sacco di soldi. Ma i componenti di questa gang sgangherata, Dante, Gianni, Agostino e Diego, non sono gli unici ad aver avuto questa idea. E gli abitanti del paese, fortemente religiosi e ferocemente superstiziosi, non la prenderanno per niente bene.

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Cosimo Alemà è autore di oltre 400 videoclip e di premiati spot pubblicitari. La Santa, fuori concorso al Festival internazionale del film di Roma (8-17 novembre), è il suo secondo lungometraggio. Il primo, At the End of the Day [+leggi anche:
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scheda film
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, girato in inglese e con cast anglosassone, era un film di genere (horror). Questo suo secondo lavoro prende diversi generi e li mischia fra loro: noir, azione, dramma e western, con qualche accenno di commedia. La prima parte del film è palpitante: il montaggio veloce, la suspense, il furto, la fuga. Quando il parroco grida "al ladro", in paese si scatena una caccia all'uomo (e alla Santa) che non risparmia nessuno, uomini, donne e bambini. Il paese è blindato, ogni via di fuga bloccata. I quattro sono costretti a dividersi e ad andare ciascuno incontro al proprio destino.

La seconda parte si concede qualche momento drammatico che non giova al ritmo del film, rallentandolo un po'. Emergono la solitudine e la frustrazione di questi uomini, di cui però sappiamo poco o niente. Il loro destino intanto si incrocia con quello di un'altra gang intenzionata a mettere le mani sulla Santa. C'è tempo anche per una tirata anticlericale davanti a un uditorio di giovani ragazze poco più che adolescenti, che regala qualche momento spassoso. Buono il cast: Massimiliano Gallo, Francesco Siciliano (anche produttore con Panamafilm), Gianluca Di Gennaro, Michael Schermi, Marianna Di Martino, Lidia Vitale, Renato Marchetti.

Una nota a parte merita la location. Girato in un paesino del Salento (Specchia), il film immerge lo spettatore in una specie di ghost town: le strade sono deserte e polverose, la pietra bianca e i muri scrostati fanno da sfondo all'80 percento delle scene. Un'ambientazione affascinante e sinistra allo stesso tempo. Le porte sono tutte chiuse, dietro le finestre, nel silenzio, si intuiscono sguardi indagatori. Devozione e senso della comunità degenerano presto in ottusità e violenza spietata. Sconvolgere gli equilibri di questo paesino costerà molto caro a questa congrega di banditi improvvisati. Quando se ne accorgeranno, sarà ormai troppo tardi.

La Santa fa parte dei dieci film low budget (è costato 180mila euro) prodotti da RaiCinema per essere distribuiti direttamente sul web (così come Aquadro – leggi la recensione). Sarà trasmesso sul canale Web Movies di www.raicinemachannel.it a partire dal 13 novembre.

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