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ISTITUZIONE Francia

Rivolta alla Cinémathèque

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Aspre Contestazioni nel tempio francese della settima arte. Il personale della Cineteca Francese si è riunito in assemblea generale lo scorso venerdì ed ha reclamato una nuova direzione e una riforma degli statuti.
In risposta ai progetti di riforma legati al trasloco della Cineteca al 51 rue de Bercy prevista l’anno prossimo, il personale “rifiuta la politica di rigore sul budget che è la conseguenza delle scelte finanziarie disastrose fatte dalla direzione e dalla presidenza”.

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Tra le rivendicazioni avanzate: la salvaguardia dei posti di lavoro e una modifica delle modalità di designazione dei dirigenti, per dare alla Cinémathque una maggiore autonomia rispetto alle sua autorità di tutela, il Centro Nazionale di Cinematografia e il Ministero della Cultura. Quest’iniziativa costituisce una seria messa in accusa dell’attuale presidente, il cineasta Jean-Charles Tacchella. Si annunciamo momenti tempestosi. Prossimo appuntamento: un’altra assemblea generale a fine aprile e probabilmente le reazioni dal ministero per calmare gli animi e tentare di venire incontro ai desideri del personale.

(Tradotto dal francese)

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