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INDUSTRIA Francia

Frédéric Boyer spiega il Work-in-Progress di Les Arcs

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- A pochi giorni dalla quinta edizione del Festival del Cinema Europeo, abbiamo incontrato il direttore artistico della manifestazione

Frédéric Boyer spiega il Work-in-Progress di Les Arcs
Frédéric Boyer

Sabato prossimo si apre il quinto Festival del Cinema Europeo di Les Arcs che si articola intorno a una bella selezione (leggi l'articolo) e a eventi professionali di grande interesse (leggi la news). Cineuropa ha incontrato il direttore artistico dell'evento, Frédéric Boyer, per parlare del sempre appassionante Work-in-Progress che si svolgerà domenica mattina 15 dicembre con 11 titoli in programma (vedi la lista qui sotto).

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Frédéric Boyer: "I film selezionati al Work-in-Progress non devono avere un venditore quando arrivano a Les Arcs. Ma noi non facciamo come a Salonicco o Sarajevo: presentiamo al massimo dieci minuti, due o tre scene con immagini centrate sulla regia. Proiettare un film intero è rischioso e può rivelarsi controproducente. Lo fanno a San Sebastian e va bene per film come Gloria, ma è più difficile con pellicole che richiedono più montaggio".  

"La mia idea è di orientare la conversazione sull'aspetto artistico. Perché è chiaro che tutti cercano denaro, un distributore, un venditore. Ma piuttosto che presentare qualcosa di formattato destinato a vendere il film e che si potrebbe vedere ovunque, preferisco mostrare scene che destino interesse: come si apre il film, come è utilizzata la musica, come dialogano gli attori, il climax, ecc. Senza svelare tutto il fim, naturalmente".

"Ci vogliono anche stili diversi, una diversità geografica, nuovi cineasti. Abbiamo per esempio Liebling di Jeroen Perceval che è piuttosto rock, eccentrico e somiglia a Idioti di Lars von Trier. Ci siamo anche appassionati a Land di Jan-Willem van Ewijk, primo film di finzione sul windsurf, e sull'ambizioso The Reaper di Zvonimir Juric (The Blacks). E i selezionati del nostro Work-in-Progress saranno sottoposti a Berlino, a Cannes, ecc. E' veramente appassionante scoprire nuovi film e cineasti come nel caso di I Am della norvegese Iram Haq, selezionato al Work-in-Progress nel 2011, che quest'anno rappresenta la Norvegia agli Oscar".

"E' l'aspetto matchmaking che m'interessa. Gli incontri e le discussioni che hanno luogo dopo il Work-in-Progress si sono rivelati molto fruttuosi negli anni precedenti, anche per chi non se lo immaginava. E a Les Arcs, i produttori selezionati al Work-in-Progress possono lavorare anche su altri progetti, al Villaggio delle Coproduzioni".

"Quest'anno abbiamo ricevuto circa 120 progetti. Attualmente, i film hanno molta più difficoltà a trovare venditori perché questi ultimi cercano innanzitutto l'efficacia. E' per questo motivo che proliferano nel mondo le commedie e i film di genere. Ma c'è spazio per l'ambizione autentica, spesso sostenuta da istituzioni come il Norwegian Film Intitute, il CNC, Flanders Images e il Croatian Film Fund, per citarne alcuni. La situazione è paradossale: è difficile, ma c'è tanta energia in Europa per mettere in luce i giovani registi e fare un cinema che non sia per forza mainstream".

I film del Work-in-Progress:

In Your Name di Marco van Geffen - Lemming Film (Paesi Bassi), KinoElektron (Francia) e A Private View (Belgio)

The Judgment de Stephan Komandarev - Argo Film (Bulgaria), Neue Mediopolis Filmproduktion (Germania), Propeler Film (Bosnia Erzegovina) e Sektor Film (Macedonia) 

Liebling di Jeroen Perceval - Savage Film (Belgio)

Paris of The North di Hafsteinn Gunnar Sigurdsson - Zik Zak Filmworks (Islanda), Profile Pictures (Danimarca) e Arizona Fims (Francia)

No One’s Child di Vuk Rsumovic - Art & Popcorn (Serbia)

The Reaper di Zvonimir Juric - Kinorama (Croazia) 

Sud Eau Nord Déplacer di Antoine Boutet - Les Films du Présent (Francia) e Sister Productions (Francia) 

Things I Cannot Tell di Nisan Dag et Esra Saydam - Karlakum Film (Turchia) 

The Way Out di Petr Vaclav - Cinema Defacto (Francia), Moloko Film (Repubblica Ceca)

Land di Jan-Willem van Ewijk - Augustus Film (Paesi Bassi), Endorphine Produktion (Germania) e Man’s Film (Belgio)

Peace to us in our Dreams di Sharunas Bartas - Unlimited Films (Francia) – Selezionato anche al Villaggio delle Coproduzioni

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(Tradotto dal francese)

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