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INDUSTRIA Francia

280 M€ di incasso nel mondo per i film francesi nel 2013

di 

- Netta flessione delle entrate all'estero l'anno scorso, con un effetto boomerang del record 2012 e l'assenza di locomotive

280 M€ di incasso nel mondo per i film francesi nel 2013
La vita di Adele di Abdellatif Kechiche

Con 50 milioni di entrate stimate all'estero nel 2013, ossia 280 M€ di incasso, i film francesi registrano risultati piuttosto deludenti se confrontati con il record battuto nel 2012 (144,1 milioni di spettatori) grazie alla congiunzione eccezionale di tre grandi successi su scala mondiale (Taken 2 [+leggi anche:
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). Uno spettacolare effetto boomerang era dunque prevedibile, con un bilancio annuale tornato ai livelli degli ultimi dieci anni, ma la sua ampiezza (il totale è il secondo peggior risultato del decennio) meritava qualche spiegazione in più, cosa cui ha pensato UniFrance in occasione di una conferenza stampa organizzata nell'ambito dei 16mi Incontri del cinema francese (leggi la news).

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Il primo fattore è l'assenza di locomotive all'estero, non avendo nessun film francese sbancato il botteghino 2013 nel mondo: il primo in classifica (Malavita) registra 8,3 milioni di entrate, davanti ad Amour [+leggi anche:
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(3,59 milioni di spettatori), Un piano perfetto [+leggi anche:
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intervista: Abdellatif Kechiche
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. I risultati all'estero riflettono d'altronde un'annata mediocre per i film francesi in patria, con diverse delusioni al box office. Infine, il mercato europeo soffre un po' con le televisioni che hanno ridotto drasticamente i loro acquisti di film del Vecchio Continente, cosa che aumenta i rischi per i distributori in sala e ha ripercussioni sul volume delle loro acquisizioni.

Da notare che l'Europa occidentale resta l'area d'elezione dei film francesi con il 36,6% delle entrate all'estero 2013. La Germania è il terzo mercato mondiale di lungometraggi francesi con 3,92 milioni di entrate e l'Italia il quinto con 3,91 milioni di spettatori, seguite da Spagna, Belgio e Regno Unito. L'Europa Centrale e Orientale rappresenta il 10,2 % degli spettatori. Il panorama è completato dall'Asia (18,8%), l'America del Nord (17,2%), l'America Latina (11,2%), l'Oceania (3,4%), il Medio Oriente (1,4%) e l'Africa (1,2%).

Oltre a un'analisi delle tendenze negative 2013, il presidente di UniFrance, Jean-Paul Salomé (leggi l'intervista), ha dato qualche buona notizia. La Cina è divenuto il secondo mercato per i film francesi nel mondo con appena sette film, in ragione della politica locale delle quote che il ministro francese della Cultura, Aurélie Filippetti (intervenuta durante la conferenza stampa) conta di riuscire a rendere flessibili attraverso negoziati in corso.  Si segnala inoltre qualche buona sorpresa registrata in alcuni territori (Paulette [+leggi anche:
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in Germania, La cage dorée [+leggi anche:
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in Portogallo, Une Estonienne à Paris [+leggi anche:
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in Giappone, Renoir [+leggi anche:
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in America del Nord), una line-up di film molto promettenti per il 2014, segnali positivi di ripresa degli acquisti delle tv europee e il successo di un'esperimento condotto da UniFrance per portare i film d'autore francesi nei multiplex UCI in Italia. Tutti elementi che permettono di prevedere una ripresa quest'anno, considerando anche il proseguimento della conquista dell'area Internet con la quarta edizione di MyFrenchFilmFestival (dal 17 gennaio al 17 febbraio 2014 - leggi l'articolo), con una giuria presieduta da Jean-Pierre Jeunet, affiancato dall'italiano Marco Bellocchio, il belga Frédéric Fonteyne e l'indiano Anurag Kashyap.

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(Tradotto dal francese)

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