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FESTIVAL Germania

Storie globali per i registi tedeschi alla Berlinale

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- La sezione Perspektive Deutsches Kino presenta 14 film, fra i quali cinque lungometraggi

Storie globali per i registi tedeschi alla Berlinale
Anderswo (Anywhere Else) di Ester Amrami

Perspektive Deutsches Kino è la sezione del Festival di Berlino dove è possibile scoprire gli esordienti tedeschi. Il programma di quest’anno è dominato da storie ambientate all’estero, in luoghi esotici come Kirghizistan, Cuba, Israele o nel bel mezzo di un bosco. “Siamo sempre felici quando i primi passi nel mondo del cinema — mossi con progetti e iniziative della Berlinale — portano dei frutti. Ed è meglio ancora quando il risultato sono film emozionanti in anteprima nel nostro programma”, ha commentato Linda Söffker, Responsabile di Perspektive Deutsches Kino.

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La line-up si apre col dramma Hüter meines Bruders (My Brother‘s Keeper) di Maximilian Leo, partecipante del Berlinale Talent Campus nel 2011. Il suo debutto parla di due fratelli molto diversi ma simbiotici. La relazione fra due fratelli è anche al centro di El carro azul, cortometraggio di fiction di 20’ di Valerie Heine ambientato a Cuba. Ci sono poi persone che non si sentono mai a casa, neanche in patria, come realizza la protagonista di Anderswo (Anywhere Else) di Ester Amrami quando si reca in Israele.

L’attore tedesco Axel Stein (Harte Jungs, Nicht mein Tag [+leggi anche:
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) presenta il suo debutto Tape_13, sviluppato dalla casa di produzione tedesca Rat Pack (che ha realizzato successi dei botteghini locali come Fack ju Göhte [+leggi anche:
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e Türkisch für Anfänger [+leggi anche:
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- Turkish for Beginners). Con l’horror su una giovane coppia terrorizzata Stein omaggia The Blair Witch Project. Un altro tipo di potere spinge le donne del documentario Flowers of Freedom di Mirjam Leuze. Dopo un disastro ambientale in Kirghizistan, lottano per un compenso economico e riescono a dare forma al futuro politico del paese.

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(Tradotto dall'inglese)

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