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BERLINALE 2014 Special Gala

Berlinale: Non buttiamoci giù, l’insostenibile leggerezza del suicidio

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- L’adattamento da Non buttiamoci giù dello scrittore inglese Nick Hornby è stato presentato in prima mondiale a Berlino nella sezione Berlinale Special

Berlinale: Non buttiamoci giù, l’insostenibile leggerezza del suicidio

Con il cinema lo scrittore inglese Nick Hornby ha una lunga e fruttuosa relazione: tre dei suoi bestseller sono diventati film di successo (Febbre a 90°- 1997, Alta fedeltà – 2000, e Un ragazzo [+leggi anche:
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- 2002) e il quarto adattamento, Non buttiamoci giù [+leggi anche:
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(A Long Way Down) di Pascal Chaumeil è stato presentato in prima mondiale nella sezione Berlinale Special al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

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Il regista francese sceglie di adottare sin dalla prima scena lo stile della commedia agrodolce che lo ha fatto conoscere ne Il truffacuori [+leggi anche:
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(2010)e in Un piano perfetto [+leggi anche:
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(2012).

È la notte di San Silvestro, e Martin (l’irlandese Pierce Brosnam), ex-conduttore televisivo che ha perso tutto a causa di uno scandalo sessuale, è deciso a farla finita buttandosi dal tetto di grattacielo londinese. La location è decisamente popolare, dato che tre altri aspiranti suicidi aspettano il loro turno — Jess (la britannica Imogen Poots), figlia di un noto politico lasciata dal fidanzato, Maureen (Toni Collette), madre di famiglia con un figlio invalido e JJ (Aaron Paul), musicista rock fallito.

Dopo una discussione iniziale e il salvataggio in extremis di Jess, la paradossale situazione porta i quattro a stringere un patto — per sei settimane, fino a San Valentino, dovranno restare vivi.

La notorietà di Martin e Jess richiama però l’attenzione dei media, e gli aspiranti suicidi cercano di sfuggire ai riflettori partendo per Tenerife, dove sperano di nascondersi per qualche tempo.

La sceneggiatura di Jack Thorne, costruita a blocchi compatti ma diseguali, non riesce a sviluppare adeguatamente lo strano rapporto che dovrebbe nascere tra sconosciuti con storie diverse costretti a stare insieme, e i sentimenti e i disagi sono raccontati dai protagonisti più che mostrati o fatti intuire. Dove non arriva la parola, spesso resta un vuoto: è certo che i quattro hanno validi motivi per non voler vivere, ma la struttura narrativa, infusa di buoni sentimenti, impedisce l’empatia rassicurando continuamente lo spettatore che niente di brutto sta per accadere.

La fotografia di Ben Davis è sicuramente la parte migliore del film, con una elegante palette di colori caldi e brillanti che illumina gli spazi e rende più dinamica la performance talora ingessata del gruppo di attori, sui quali spicca Collette.

Prodotto da Finola Dwyer e Amanda Posey per la britannica Wildgaze Films in co-produzione con la tedesca DCM Productions e il supporto di BBC Films e Film4, Non buttiamoci giù sarà distribuito da Lionsgate nel Regno Unito, mentre le vendite internazionali sono curate da Hanway Films.

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