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PRODUZIONE Francia

Anton Tchekhov (L’île de Sakhaline) per René Féret

di 

- Riprese in corso con interpreti Nicolas Giraud, Lolita Chammah, Sabrina Seyvecou, Jacques Bonnaffé, Robinson Stévenin e Frédéric Pierrot

Anton Tchekhov (L’île de Sakhaline) per René Féret
René Féret

Cominciate il 26 febbraio con due giornate al teatro del Conservatorio d'arte drammatica di Parigi, le riprese di Anton Tchekhov (L’île de Sakhaline) di René Féret proseguiranno dal 24 marzo tra il Limosino, l’Alsazia e Noirmoutier. Per il suo 18mo lungometraggio, il talentuoso cineasta che si produce e distribuisce da solo, distintosi di recente con Comme une étoile dans la nuit [+leggi anche:
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(2008), Nannerl, la soeur de Mozart [+leggi anche:
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(2013), ha riunito nel cast Nicolas Giraud (ammirato in Voir la mer [+leggi anche:
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),
Lolita Chammah (Les Adieux à la reine [+leggi anche:
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e prossimamente sugli schermi in Gaby Baby Doll [+leggi anche:
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), Sabrina Seyvecou (L'arbre et la forêt [+leggi anche:
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), Jacques Bonnaffé (nelle sale il 23 aprile in Je m'appelle Hmmm... [+leggi anche:
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), Robinson Stévenin, Xavier Martel e Frédéric Pierrot (nominato al César 2012 del miglior ruolo secondario per Polisse [+leggi anche:
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e che incarnerà Lev Tolstoj nel film di René Féret).

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Scritta dal regista, la sceneggiatura che si svolge in due anni, torna su un episodio della vita di Anton Cechov. A 29 anni, romanziere riconosciuto, si ritrova dinanzi a un dilemma: scrivere o fare il medico (la sua professione)? E come diventare un grande scrittore come Tolstoj, che lui incontra e ammira? Ci sono anche i suoi amici, Aleksej Suvorin, il ricchissimo editore, e Isaac Levitan, il pittore. Ma è la morte prematura di uno dei suoi fratelli che provoca in Cechov una straordinaria crisi di coscienza.

Nel ricordarsi di una discussione con il defunto sullo stato delle prigioni in Russia, Anton decide di raggiungere Sakhalin, un'isola situata nel nord del Giappone e popolata da 10 000 prigionieri. Vuole così pagare il suo tributo alla medicina, ma la sua decisione è anche una fuga dinanzi a delle complicazioni sentimentali. Al termine di un incredibile viaggio in auto, a cavallo, in nave, in ogni condizione possibile, raggiunge Sakhalin dopo 92 giorni e comincia a interrogare i prigionieri, scoprendo poco a poco un vero inferno fatto di miseria morale e fisica, di prostituzione, di sevizie ed esecuzioni...

Prodotto da Les Films Alyne, Anton Tchekhov (L’île de Sakhaline) beneficia fra gli altri di un anticipo sugli incassi del CNC e del sostegno della regione Limosino. Le riprese sono previste fino al 10 maggio. La distribuzione in Francia sarà affidata a JML e le vendite internazionali potrebbero essere guidate da Wide.

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(Tradotto dal francese)

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