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INDUSTRIA Europa

EFAD definisce una roadmap per le nuove politiche audiovisive europee

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- Il gruppo degli European Film Agency Directors intende comunicare più strettamente con Commissione e Parlamento Europei, e avrà un rappresentante a Bruxelles

EFAD definisce una roadmap per le nuove politiche audiovisive europee

Al recente meeting degli European Film Agency Directors (EFAD) a Parigi, i membri hanno concordato su un maggiore investimento personale nella costruzione del futuro del cinema europeo. Ampio è stato il consenso sul fatto che obiettivi culturali ed eonomici non sono in opposizione, ma le sfide più grandi che il settore audiovisivo sta affrontando necessitano di una risposta europea. “Non possimo limitarci a reagire, abbiamo bisogno di un approccio proattivo ora”, hanno commentato i membri EFAD. Il desiderio è quello di imparare dal 2013, segnato dalle difficoltà con la Commissione Europea, in particolare sulla definizione degli aiuti statali e sulle negoziazioni del Partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP).

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In vista delle prossime elezioni europee e della designazione di una nuova Commissione, EFAD ha fissato un’agenda con gli obiettivi che intende raggiungere. Una delle preoccupazioni maggiori è data dalla regolamentazione dei nuovi operatori digitali, in particolare dei ‘giganti’ di internet che non contribuiscono con la percentuale dovuta alla creazione di audiovisivi in Europa. Il download illegale e la protezione del copyright sono tra gli altri temi da affrontare. I membri EFAD vogliono così sviluppare nuovi schemi a livello europeo per promuovere una strategia audiovisiva coerente, e suggeriscono iniziative orientate ad aumentare l’alfabetizzazione cinematografica, rafforzando le co-produzioni e promuovendo il cinema europeo in tutto il mondo.

L’agenda segue una serie di principi, come il supporto alla diversità culturale e alla solidarietà tra nazioni europee, ma anche un bilanciamento tra operatori audiovisivi digitali tradizionali e nuovi. “La competititivà degli operatori audiovisivi europei deve essere rafforzata in una economia globale che guardi alla rivoluzione digitale”, hanno sottolineato i membri. “L’Unione Europea dovrebbe sostenere e non limitare le iniziative nazionali ed europee a supporto, soprattutto negli ambiti del VoD e dell’export cinematografico verso mercati in via di sviluppo”.

Per avviare un dialogo significativo con la Commissione ed il Parlamento Europei, EFAD avrà presto un rappresentante a Bruxelles, e intende inoltre suggerire la designazione di un unico Commissario incaricato delle politiche audiovisive per coordinare i diversi dipartimenti delle relative Commissioni, come quelle per bandi e gare, mercato interno, commercio, cultura e società dell’informazione. Una proposta aggiuntiva è quella di creare un intergruppo del Parlamento Europeo dedicato ai temi dell’audiovisivo.

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(Tradotto dall'inglese)

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