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CANNES 2014 Italia

Giovanni Aloi: "Nessun rammarico per l'esclusione"

di 

- Il cortometraggio A passo d'uomo fuori dal Concorso perché proiettato in altri festival fuori dall'Italia

Giovanni Aloi: "Nessun rammarico per l'esclusione"
A passo d'uomo di Giovanni Aloi

Nessun rammarico da parte di Giovanni Aloi per l'esclusione del suo cortometraggio A passo d'uomo dal Concorso del Festival di Cannes poche ore dopo l'annuncio ufficiale della selezione. "Non ci sono regole nel fare un film, ma le regole di un festival vanno rispettate", ha scritto su Facebook. Raggiunto da Cineuropa al telefono Aloi ha spiegato: "Il regolamento di Cannes prevede che il film sia proiettato solo nel Paese d'origine. Io l'ho mandato a tante rassegne. Pensavo francamente di essere selezionato per lo Short Film Corner legato al Marché di Cannes ma non mi sarei mai aspettato di entrare nel concorso della selezione ufficiale. Quindi ho accettato di proiettarlo in altri festival prima di Cannes".

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Giovanni Aloi, che fa parte del collettivo di videomaker The Sponk Studios, è essenzialmente un regista di documentari, soprattutto biopic, e A passo d'uomo  è il suo primo lavoro di fiction. Protagonista è Fiore, un padre separato, cassaintegrato dell'Ilva di Genova, costretto a vivere in automobile, che  prova a far vivere al figlio Leo un'ultima domenica di festa. "In effetti A passo d'uomo  è a cavallo tra finzione e realtà, con attori non professionisti di Genova, la città dove è stato girato a budget zero e il solo supporto della Film Commission ligure. Per fare un esempio, c'è una scena girata durante una manifestazione della Fiom CGIL per i lavoratori di Fincantieri in cui abbiamo posizionato il nostro attore in testa al corteo, assieme a 400 'comparse'. Mi sembra questo il modo migliore per rendere credibile un lavoro di fiction".

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