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PERSONAGGI Danimarca

Henning Carlsen, regista di Fame, muore a 86 anni

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- Nato come documentarista, il cineasta danese ha concluso la sua carriera con l’adattamento di Memorie delle mie puttane tristi di García Márquez

Henning Carlsen, regista di Fame, muore a 86 anni

Il regista danese Henning Carlsen, che con Fame (1966) ha vinto il Premio al Miglior Attore a Cannes (allo svedese Per Oscarsson), è morto venerdì (30 maggio) a Copenhagen, tre giorni prima del suo 87° compleanno. Autore di 36 documentari e 17 lungometraggi, Carlsen aveva ricevuto i Premi alla Carriera della Danish Film Academy e del Copenhagen International Film Festival.

“Tutto il lavoro creativo di questo film è stato una gioia”, aveva scritto del suo ultimo film Memories of My Melancholy Whores [+leggi anche:
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(2011), adattamento di Memorie delle mie puttane tristi dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez sceneggiato dal francese Jean-Claude Carrière (che aveva scritto anche il suo Oviri del 1986).

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Il film, su un giornalista 90enne che riceve come regalo di compleanno “una notte d’amore selvaggio con un’adolescente vergine”, è stato paragonato dal filmmaker stesso a Fame, tratto dal romanzo del norvegese Knut Hamsun. “I due protagonisti sono scrittori intellettuali, scapoli, con amori lontani dalla loro routine quotidiana. Entrambi un po’ matti”.

Carlsen aveva iniziato la sua carriera come assistente del regista danese Theodor Christensen, aveva studiato a Parigi (1955) e girato corti e documentari, come la trilogia sulla vita in Danimarca del 1961-1965 Old People, Family Pictures e Young.

Il suo primo lungometraggio di fiction, Dilemma (1962), tratto dal romanzo della sudafricana Nadine Gordimer, provocò una crisi diplomatica per la sua posizione anti-apartheid. Fu Fame il suo primo successo internazionale, seguito dal ritratto del pittore francese Paul Gauguin in Oviri e un altro adattamento da Hamsun, Pan (Two Green Feathers) del 1995.

Regista teatrale e televisivo e lettore alla Danish National Film School, Carlsen è stato manager del Cinema Dagmar di Copenhagen dal 1968 al 1981. La sua autobiografia The Repressions of My life è stata pubblicata nel 1998.

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(Tradotto dall'inglese)

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