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SARAJEVO 2014 Fuori concorso

Equals: dalla Serbia un’antologia sui diritti dell’infanzia

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- Sei cortometraggi di registi diversi: un progetto nato dal cuore con chiaro valore educativo

Equals: dalla Serbia un’antologia sui diritti dell’infanzia

Tra le tre antologie fuori concorso sugli schermi della 20ma edizione del Sarajevo Film Festival, Equals, che ha visto la partecipazione di sei registi serbi, emerge come un progetto altamente influenzato da importanti temi contemporanei.

Il lavoro tocca, in modalità e punti di vista differenti, la questione dei diritti dell’infanzia. Nonostante vari registi abbiano collaborato al film, la sceneggiatura è stata scritta da Milica Petričić, conosciuto per il film We're Packing Monkeys Again, il primo lavoro ad essere stato prodotto in Montenegro dopo la sua indipendenza nel 2006.

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Il primo cortometraggio, Sofija, diretto da Miloš Petričić, è forse, dal punto di vista artistico, il più completo. Sofija, incarnata sullo schermo da Nela Mihailović, è una psicologa scolastica che cerca di aiutare una ragazzina con genitori divorziati e il cui padre sembra abusare di lei. Nella scena finale si scopre che anche l’adolescenza della protagonista ha vissuto simili esperienze. 

In Katarina di Dejan Karaklajić, una ragazza sulla sedia a rotelle sta aspettando un autobus dotato di accesso per disabili, perché non tutti gli autobus a Belgrado sono accessibili a questa categoria. Una donna che lavora in un alimentari dall’altro lato della strada, interpretata dall’attrice Mirjana Karanović, prova ad aiutarla ma si imbatte nell’egoismo e nell’arroganza dei passanti, degli autisti degli autobus e dei passeggeri.

Saša di Mladen Djordjević (Life and Death of a Porn Gang- Vita e morte di una gang pornografica) narra di un delinquente appena maggiorenne (Stefan Maričić) che, abusato dal padre, reagisce credendo di averlo ucciso. Tornato nel carcere minorile per nascondersi, spalleggiato dagli amici e dal tutore Noggin (Radoslav Milenković) si imbatte nel focoso corpo di polizia penitenziaria.

In Milan, del produttore e regista Igor Stoimenov, un uomo di mezz’età soffocato dai debiti (Nebojša Glogovac) è deciso ad uccidersi, ma la sua depressione viene meno quando si imbatte in un giovane e ottimista ragazzo Rom, straordinariamente interpretato dal giovanissimo Nenad Jovanović, nove anni, la vera rivelazione del film.

In Andjela di Darko Lungulov (Monument to Michael Jackson [+leggi anche:
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intervista: Darko Lungulov
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), una star del cinema locale (Sergej Trifunović) decide i sfruttare la sua fama come concorrente del Grande Fratello per raccogliere fondi a favore di una bambina che ha bisogno di un trapianto di cuore. La storia è basata su fatti realmente accaduti allo stesso Trifunović.

L’ultimo cortometraggio, Osman and Kristina del produttore e regista  Ivica Vidanović (We Were World Champions), è incentrato sull’amore tra due adolescenti Rom. Osman vuole diventare un cantante, e Kristina, al primo mese di gravidanza, sta per essere venduta in sposa dal padre che ha bisogno di soldi per pagare i debiti contratti col gioco d’azzardo. Questo è forse il film più vivace e toccante dell’intera antologia.

Come molti progetti simili, Equals riunisce film di qualità diverse che si combinano perfettamente in un’unica opera omogenea e, soprattutto, sembra venire direttamente dal cuore. Dovrebbe assolutamente essere trasmesso dalle televisioni locali e, per essere definitivamente conforme ai suoi obiettivi, anche nelle scuole.

Il film è stato coprodotto dalle compagnie serbe Cinnamon Production e Absinthe Production, con l’aiuto dell’ambasciata tedesca a Belgrado.  

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(Tradotto dall'inglese)

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