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FILM Italia

Scusate se esisto!, quella strana coppia...

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- Paola Cortellesi e Raoul Bova protagonisti nella nuova commedia di Riccardo Milani, dopo il successo di Benvenuto Presidente!. Condizione femminile, lavoro e coppie di fatto al centro del film

Scusate se esisto!, quella strana coppia...

Se vuoi diventare qualcuno fingi di essere un maschio, possibilmente non gay, e guai se sei una donna intelligente. Così ci ammonisce il nuovo film di Riccardo Milani, Scusate se esisto! [+leggi anche:
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, in uscita il 20 novembre con 01 Distribution. Serena Bruno (Paola Cortellesi) è una donna intelligente, per l'appunto. Cervello in fuga approdato a Londra da Anversa (non quella in Belgio ma quella in Abruzzo con 400 abitanti), Serena è un brillante architetto. Ma una sera piovosa si mette a piangere dalla nostalgia guardando uno scolapasta con i forellini a forma di Italia, e decide di tornare. La situazione in patria non è rosea, e Serena si adatta a disegnare mausolei funebri per ricchi cafoni e fare la cameriera in un ristorante di Roma gestito dal bel Francesco (Raoul Bova). In cerca del suo motorino rubato, l'architetto si imbatte nell'edificio-quartiere del Corviale, un grattacielo orizzontale di un chilometro di lunghezza per nove piani di altezza e decide di partecipare al bando per la riqualificazione di questo mostro architettonico.  Mentre Francesco le rivela di essere gay, Serena si accorge che in un mondo dominato dai maschi difficilmente una donna architetto vincerà quella gara, e chiederà a Francesco di sostituirla.

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Reduce dall'enorme successo di Benvenuto Presidente! [+leggi anche:
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Milani spiega che "il cuore di Scusate se esisto! è la convinzione che nel nostro Paese ci sia effettivamente del buono. In Italia c’è anche gente che non si rassegna, che combatte, che ritorna nonostante all’estero le condizioni lavorative siano migliori. Io credo nell’Italia, non sono fra quelli che vedono solamente il peggio”. Un progetto per riqualificare il Corviale in effetti esiste veramente ed il bando è stato vinto da gruppo di progettazione coordinato da un architetto donna, Guendalina Salimei.

Alla protagonista Paola Cortellesi, moglie del regista con cui ha scritto la sceneggiatura assieme a Giulia Calenda e Furio Andreotti, è affidato il compito di sostenere i 110 minuti della commedia con situazioni comiche e momenti romantici, cosa non sempre facile, mentre Raoul Bova si concentra nel suo personaggio di omosessuale in modo diretto ma non privo di qualche cliché di troppo. Le trovate più esilaranti sono "rubate" da classici come Il vizietto, Essere John Malkovich e Full Monty (la scena dei nani da giardino durante l'incontro di lavoro qui diventa la zia abruzzese che passa con la pasta al forno), ma si sorride spesso. Nonostante il film sia diviso tra afflati sociali e troppi grandi temi come il lavoro, l'emancipazione femminile, l'omosessualità. 

A Cortellesi e Raoul Bova si affiancano i bravi Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Marco Bocci e Corrado Fortuna.

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