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INDUSTRIA Francia

I territori prediletti del cinema francese nel mondo

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- Nel 2014, l'Europa occidentale si è confermata il primo mercato internazionale per i film francesi, ma l'Eldorado cinese guadagna terreno

I territori prediletti del cinema francese nel mondo
Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu? di Philippe de Chauveron

Snocciolati da UniFrance nel corso di una conferenza stampa organizzata durante i 17mi Rendez-vous del cinema francese a Parigi, i risultati 2014 dei film francesi all’estero (leggi la news), disegnano una mappa del mondo dai contorni abbastanza abituali, ma con qualche evoluzione in vista.

L'Europa occidentale si conferma il primo mercato del cinema francese nel mondo con 33 milioni di entrate nel 2014 (il 29,8 % del totale). Il territorio più favorevole è la Germania con 8,63 milioni di spettatori (+113 %) e il trionfo della commedia Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu? [+leggi anche:
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che ha registrato 3,7 milioni di spettatori, attestandosi in terza posizione nella classifica del box-office annuale locale, su tutte le nazionalità messe insieme. I film francesi sono andati molto bene nel 2014 anche in Italia con 6,14 milioni di entrate (+57 %), di cui gli ottimi risultati di Belle e Sebastien [+leggi anche:
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(1,2 milioni di spettatori) e La bella e la bestia [+leggi anche:
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(800 000). In compenso, la penetrazione del cinema francese nel Regno Unito conosce una flessione inquietante con sempre meno uscite e in un numero di copie sempre più ristretto. Da notare infine che l’Europa occidentale è la zona nettamente più favorevole per i lungometraggi in lingua francese (il 54 % del totale degli spettatori internazionali di questi film nel 2014).

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L'Europa Centrale e Orientale ha rappresentato l’anno scorso 12,1 milioni di spettatori (il 10,9% delle entrate del cinema francese nel mondo), di cui 6,94 milioni in Russia. In questa area geografica, Lucy [+leggi anche:
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ha sbancato il botteghino con oltre 5 milioni di ingressi, ma c’è anche da segnalare fra gli altri il successo di Les Vacances du petit Nicolas [+leggi anche:
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in Polonia (oltre 600 000 spettatori).

Con 28,3 milioni di entrate, l'Asia ha concentrato l’anno scorso il 25,5 % delle entrate dei film francesi all’estero. La progressione spettacolare dei risultati in Cina (5,2 milioni di spettatori nel 2013 contro 17,4 milioni l'anno scorso con soli otto film per i limiti imposti dalle quote) è chiaramente un segnale positivo che dà credito all’attuale presidente di UniFrance, Jean-Paul Salomé, che non cessa di moltiplicare le iniziative in direzione di quel paese. Al di là dell’Eldorado cinese, un record è stato segnato anche in Vietnam per il cinema francese che vi ha superato per la prima volta la soglia delle 500 000 entrate. I risultati in Corea del Sud, invece, sono stati piuttosto deludenti nonostante delle uscite audaci in un gran numero di copie.

Negli Stati Uniti e in Canada, i film francesi hanno attirato 21,7 milioni di spettatori (il 19,5 % del totale 2014 all’estero) con un ruolo preponderante giocato da Lucy (oltre 16 milioni di entrate), mentre l'America latina ha offerto 12,2 milioni di spettatori al cinema esagonale (ossia l’11 % delle entrate dei film francesi all’estero) con il Messico in testa (5,4 milioni di entrate), il Brasile in forte progressione (quasi 4 milioni di spettatori) e la Colombia a oltre 1 milione di ingressi. Il panorama mondiale 2014 del cinema francese è completato dall’Oceania (2,3 milioni di entrate, ossia il 2 % del totale) e l'Africa (1,4 milioni di spettatori).

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(Tradotto dal francese)

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