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BERLINALE 2015 Italia

In concorso a Berlino Vergine giurata, storia di una ragazza costretta a farsi uomo

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- Unico titolo italiano in competizione alla Berlinale, è l’opera prima di Laura Bispuri e ha per protagonista Alba Rohrwacher, vincitrice della Coppa Volpi all’ultima Mostra di Venezia

In concorso a Berlino Vergine giurata, storia di una ragazza costretta a farsi uomo
Alba Rohrwacher in Vergine giurata di Laura Bispuri

Saranno un’esordiente, Laura Bispuri, e uno dei volti italiani più internazionali, quello di Alba Rorhwacher, a rappresentare l’Italia nella Competizione ufficiale del prossimo Festival di Berlino (5-15 febbraio). Le due sono rispettivamente regista e protagonista di Vergine giurata [+leggi anche:
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Q&A: Laura Bispuri
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, storia di una giovane donna costretta a rinunciare alla propria femminilità per essere libera, una coproduzione italo-svizzero-tedesco-albanese girata tra l’Albania e Bolzano.

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La giovane regista romana, vincitrice con i suoi corti di un David di Donatello e di un Nastro d’Argento, debutta nel lungometraggio con un film liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Elvira Dones. La sceneggiatura, scritta da Bispuri con Francesca Manieri, racconta di Hana, una bambina che cresce sulle montagne albanesi, dove vige una cultura arcaica, maschilista, basata sull’onore, che non riconosce alle donne alcuna libertà; padri, fratelli e mariti hanno su figlie, sorelle e mogli un vero e proprio potere di vita e di morte.

Per sfuggire al suo destino Hana (Alba Rohrwacher, vincitrice della Coppa Volpi all’ultima Mostra di Venezia per il suo ruolo in Hungry Hearts [+leggi anche:
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intervista: Saverio Costanzo
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) si appella proprio alla legge della sua terra, il Kanun: giura di rimanere vergine, prende il nome di Marc e si fa uomo, ottenendo così gli stessi diritti dei maschi, ma rinunciando alla sua femminilità e ad ogni forma di amore. Un rifiuto che diventerà la sua prigione. Ma qualcosa di vivo si agita sotto alle nuove vesti e questo sarà l’inizio di un viaggio a lungo rimandato.

“Sono davvero felice di andare a Berlino con il mio primo lungometraggio”, ha dichiarato la regista. “Ho lottato a lungo per fare questo film, spinta da un grande amore verso il personaggio di Hana/Mark e da un senso di responsabilità verso la storia che ho scelto di raccontare, una storia che è metafora del rapporto tra libertà femminile e mondo”. 

Vergine giurata è prodotto da Vivo Film e Colorado Film Production con Rai Cinema, Bord Cadre Films (Svizzera), Match Factory Productions (Germania), Era Film (Albania), in coproduzione con RSI Radiotelevisione Svizzera, con il supporto di Eurimages, MiBACT, BLS - Alto Adige, e sviluppato con il supporto del Programma MEDIA dell’Unione Europea. Il film uscirà nelle sale a marzo distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Le vendite internazionali sono affidate alla tedesca The Match Factory.

Per gli altri titoli italiani presenti alla Berlinale 2015, clicca qui.

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