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PRODUZIONE Slovacchia

I nuovi progetti cinematografici slovacchi cuociono a fuoco lento

di 

- Il cinema slovacco sta preparando una nuova riserva di progetti in fase di realizzazione

I nuovi progetti cinematografici slovacchi cuociono a fuoco lento
Il regista Matej Mináč (© Šárka Ševčíková, ČRo)

Una sessione di presentazione dei nuovi work in progress del cinema slovacco ha avuto luogo durante la 22ma edizione del Febiofest Festival di Bratislava (dal 20 al 26 marzo). “Siamo lieti che il pubblico di registi abbia reagito positivamente all’opportunità di presentare i propri film – infatti, ha riscosso talmente successo che abbiamo dovuto suddividere i progetti in raccolte rappresentative a seconda di generi, autori e produttori, poiché questo è anche il principio che sta dietro al Febiofest: quello di mettere in contatto le diverse sfere dell’industria cinematografica”, ha commentato Přemysl Martinek, direttore artistico dell’evento Work in Progress. Dietro a progetti come Seven Ravens (leggi la news), She Is a Harbour (leggi la news), Koza [+leggi anche:
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intervista: Ivan Ostrochovský
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(leggi la recensione) e Okhwan (leggi la news), sono stati svelati un gran numero di nuovi progetti in diverse fasi di sviluppo o in fase di postproduzione.

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Seguendo le orme di Ivan Ostrochovský, Juraj Lehotský e Jaro Vojtek, un altro premiato documentarista slovacco sta realizzando un film di finzione.  Marko Škop, regista dei documentari Other Worlds e Osadné, è occupato nel completare le riprese di Eva Nová [+leggi anche:
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, una produzione prevista per settembre. Il film segue la storia di ex attrice famosa, ora alcolista in riabilitazione, che lotta per riparare la relazione deteriorata con il figlio, che lei stessa ha abbandonato. Eva Nova è prodotto dalla Artileria e coprodotto da Sirius Film e Radio and Television Slovakia. La Artelia sta anche producendo un saggio cinematografico dal titolo Waiting Room: sarà diretto da Palo Korec e seguirà i destini di sette donne che s’incontrano nella sala d’attesa del titolo.

Il regista Matej Mináč, autore dei due documentari su Nicholas Winton, The Power of Good: Nicholas Winton e La famiglia di Nicky, sta completando un docudramma su sua madre, la famosa fotografa slovacca Zuzana Mináčová, che dovrebbe essere presentato in anteprima a luglio. Il film è prodotto dalla Mazl sro.  Nel frattempo, il regista Lukáš Zednikovič e il produttore Daniel Dangl, i due responsabili di 38, che l’anno scorso ha sbancato il botteghino, hanno unito nuovamente le forze per realizzare una commedia basata su fatti realmente accaduti, intitolata The Filmmakers. Il progetto è in fase di sviluppo e l’anteprima è provvisoriamente attesa per il 2017. La sceneggiatura narra di un incidente avvenuto nel 1961, quando una coppia di imbroglioni viene condannata per aver finto di girare un film, raggirando quindi gli abitanti del posto. La casa di produzione indipendente Hitchhiker Cinema sta producendo Sú družky, un documentario incentrato su tre donne i cui mariti condividono la stessa passione per il regime comunista. Il film le ritrae dal 1930 fino alla caduta della cortina di ferro del 1989. Tereza Križková e Tereza Simanová si occuperanno della regia e il progetto dovrebbe essere terminato nel 2017. Infine, la Filmpark Production, casa di produzione che si è occupata di Okhwan, sta realizzando anche una serie animata per bambini intitolata Tresky Plesky, che spiegherà fenomeni naturali e catastrofi in modo giocoso. 

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(Tradotto dall'inglese)

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