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PREMI Norvegia

Blind nominato Film dell’Anno dalla Norwegian Film Critics’ Association

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- Il lungometraggio d’esordio di Eskil Vogt è stato nominato miglior film norvegese dell’Anno, mentre il Messenger Award è stato consegnato a Anja Breien

Blind nominato Film dell’Anno dalla Norwegian Film Critics’ Association
Ellen Dorrit Petersen in Blind di Eskil Vogt

Il regista norvegese Eskil Vogt – autore delle sceneggiature due volte premiate, prima di dirigere il suo lungometraggio Blind [+leggi anche:
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(2014) – ha aggiunto alla lista dei 12 premi tra nazionali e internazionali che il film ha vinto finora, il Premio per il Miglior Film norvegese dell’Anno consegnatogli ieri (8 aprile) dalla Norwegian Film Critics’ Association.

Blind è una commedia che non suscita risate isteriche, ma è ricca di un umorismo intelligente e sfacciato. Si tratta di un dramma relazionale che non grida quanto sia difficile la vita di coppia, ma dà un piccolo assaggio dei conflitti. È anche un thriller psicologico – non inquietante, ma giocoso, strano e divertente in modo oscuro. Sprigiona una creatività che bisognerebbe essere, beh, blind (ciechi) per non vedere”, dichiara la regista norvegese Margreth Olin a nome della giuria di critici. 

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Proiettato al Sundance di Park City, nello Utah, in cui ha vinto il World Cinema Screenwriting Award, Blind ha ricevuto anche l'Europa Cinemas Label alla Berlinale e il New Talent Grand PIX a Copenhagen. Ellen Dorrit Petersen e Henrik Rafaelsen recitano nel film che ritrae una donna che ha perso la vista e vive ritirata e al sicuro in casa sua. Ma i problemi reali per lei sono all’interno delle quattro mura, non all’esterno.

L’attrice norvegese Andrea Bræin Hovig ha ricevuto il Premio dell’Anno alla Carriera, per il suo ruolo in I'm the One You Want di Dag Johan Haugerud, in cui interpreta il ruolo di un’insegnante di liceo trentenne che si innamora di un allievo quindicenne, iniziando una relazione con lui. “Di tanto in tanto, i critici scrivono che è l’attore a portare avanti il film, e non potrebbe essere più vero che in questo caso: la Hovig cattura le emozioni conflittuali del suo personaggio attraverso piccoli dettagli che trapelano dal linguaggio del corpo e dall’intonazione della voce. Il suo volto è uno spazio visivo concentrato, che invita all’identificazione e alla partecipazione, senza però richiedere lealtà allo spettatore”, ha spiegato la giuria.

I critici hanno scelto di premiare con il Messenger Award una personalità che ha "arricchito la cultura cinematografica diffondendo conoscenza, dedizione e entusiasmo per la settima arte", e questo premio è andato alla regista “che quest’anno avrà molto da festeggiare – non solo il suo 75mo compleanno, ma anche la ricorrenza del 40mo anniversario del lancio sul mercato della prima parte della trilogia Wives in un mondo cinematografico dominato dagli uomini. “La veterana regista norvegese Anja Breien – che, con i suoi film, ha influenzato la storia della cultura norvegese in un’era caratterizzata da subbugli politici, sociali e ideologici – ha così ricevuto il premio per la sua “inarrestabile dedizione all’arte cinematografica”. 

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(Tradotto dall'inglese)

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