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CANNES 2015 Palmarès

Palma d’Oro per Jacques Audiard e Grand Prix per Son of Saul

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- CANNES 2015: Dheepan s’impone sulla Croisette davanti ai film di László Nemes e Yorgos Lanthimos, che si aggiudicano una ricompensa prestigiosa ciascuno

Palma d’Oro per Jacques Audiard e Grand Prix per Son of Saul
Jacques Audiard e la sua Palma d'Oro (© Anne-Christine Poujoulat)

La 68ma edizione del Festival di Cannes si è conclusa questa domenica con l’annuncio del suo palmarès che ha consacrato Jacques Audiard con una Palma d’Oro a sorpresa per Dheepan [+leggi anche:
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(leggi la recensione). "Ringrazio Michael Haneke per non aver girato nulla quest’anno", ironizza il regista francese che ha colto l'occasione per esprimere la sua ammirazione per i fratelli Dardenne, sottolineando l’onore di questa ricompensa suprema dopo i primi due premi da lui conquistati al Festival di Cannes nel 1996 (premio della sceneggiatura per Un héros très discret) e nel 2009 con Il profeta [+leggi anche:
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. Quest’ultimo gli valse un gran premio della giuria, mentre in molti prevedevano per lui la Palma. Sei anni più tardi il suo ultimo film non era il favorito dai pronostici, eppure ha convinto la giuria internazionale.

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Il vincitore del Grand Prix è l’ungherese László Nemes che, per la sua prima partecipazione a Cannes, ha mostrato il film più forte del festival: Son of Saul [+leggi anche:
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(leggi la recensione). "Ho provato a parlare di un soggetto grave alla mia generazione ancora ossessionata da questi eventi e ho voluto farlo in pellicola perché è importante che questo supporto non scompaia. Si può ancora girare e proiettare in pellicola!".

La giuria presieduta dai cineasti americani Joel e Ethan Coen ha assegnato il suo premio al geniale ed eccentrico The Lobster [+leggi anche:
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del regista greco Yorgos Lanthimos (leggi la recensione). Dopo una partecipazione a Venezia, Lanthimos torna a Cannes sei anni dopo aver vinto Un Certain Regard con Dogtooth [+leggi anche:
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. Il regista riceve per la prima volta gli onori della competizione ufficiale.  

L’attore francese Vincent Lindon si aggiudica il premio dell’interpretazione maschile per La Loi du Marché [+leggi anche:
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intervista: Stéphane Brizé
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di Stéphane Brizé (leggi la recensione). "E’ la prima volta in vita mia che ricevo un premio", ha dichiarato il veterano attore visibilmente emozionato.

Rooney Mara (di ritorno a New York) ed Emmanuelle Bercot (tornata sulla Croisette) condividono il premio dell’interpretazione femminile ex aequo, una per il suo ruolo in Carol [+leggi anche:
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di Todd Haynes e l’altra per la sua performance nel film di un’altra attrice/regista, la francese Maïwenn (Mon Roi [+leggi anche:
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). Due premi per due ruoli di donne innamorate.

Anche il Premio della Sceneggiatura è stato una sorpresa poiché è stato attribuito al messicano Michel Franco. L’autore e regista di Chronic [+leggi anche:
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ha confessato che il film ha avuto origine dal suo incontro a Cannes con l’attore inglese Tim Roth, che gli aveva consegnato il premio del Certain Regard prima di avviare con lui una collaborazione per questo film.

La Caméra d’Or è in parte europea ma di maggioranza colombiana giacché è stata attribuita a La tierra y la sombra [+leggi anche:
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di César Augusto Acevedo, una coproduzione tra Colombia, Francia, Paesi Bassi, Cile e Brasile, scelta alla Semaine de la Critique tra le 26 opere prime presentate durante il festival.

Tra gli altri vincitori non europei, si segnala che il premio della regia è stato meritatamente assegnato al taiwanese Hou Hsiao-Hsien (settima partecipazione a Cannes e un premio della giuria 22 anni fa) per il suo raffinato lavoro su The Assassin. La Palma d’Oro del cortometraggio è andato al libanese Ely Dagher per il suo film d’animazione Waves ’98.

Il palmarès del 68. Festival di Cannes:

Palma d'Oro: Dheepan, Jacques Audiard
Grand Prix: Son of Saul, László Nemes
Premio della regia: Hou Hsiao Hsien, The Assassin
Premio dell'interpretazione femminile: Rooney Mara, Carol, e Emmanuelle Bercot, Mon roi
Premio dell'interpretazione maschile: Vincent Lindon, La loi du marché
Premio della miglior sceneggiatura: Chronic, Michel Franco
Premio della giuria: The Lobster, Yorgos Lanthimos

Caméra d'Or: La tierra y la sombra, César Augusto Acevedo

Palma d'Oro del cortometraggio: Waves 98, Ely Dagher

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(Tradotto dal francese)

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