email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

KARLOVY VARY 2015 East of the West

Ivy: Esplorando la decadenza di ogni tipo di convenzione

di 

- KARLOVY VARY 2015: Il secondo film di Tolga Karaçelik,Ivy,presenta una grande maestria narrativa e visiva narrando la storia di lavoratori a bordo di una nave cargo che cadono in preda alla disperazione

Ivy: Esplorando la decadenza di ogni tipo di convenzione

Il secondo film di Tolga Karaçelik, Ivy [+leggi anche:
trailer
intervista: Tolga Karaçelik
scheda film
]
 mostra una notevole padronanza narrativa e visiva nell’esplorare la decadenza delle convenzioni di ogni tipo, narrando di 6 lavoratori rimasti bloccati a bordo di una nave cargo che cadono preda dell'angoscia e di reazioni claustrofobiche. Nel suo tono e nella sua struttura, questo originale thriller psicologico mostra chiare influenze letterarie, la più forte è quella di Coleridge, il cui poema The Rhyme of the Ancient Mariner è usato per delineare le tre diverse parti del film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

I personaggi principali, uomini che differiscono l’uno dall’altro per estrazione sociale, fede e principi morali, hanno tutti diverse ragioni per trovarsi volontariamente a bordo della nave- presentati tramite un montaggio veloce. Beybaba, il capitano, segue il senso del dovere. Ismail, il quale diventa il braccio destro del capitano, e Nadir, adattatosi al ruolo di capo cuoco, hanno bisogno di soldi per migliorare le condizioni delle proprie famiglie, cosi rimangono aggrappati alla promessa che saranno i primi ad essere pagati quando la situazione di bancarotta del proprietario della nave sarà chiarita.

Cenk e Alper, due consumatori abituali di cannabis, si sono ritrovati a bordo della nave poichè avevano la necessità di stare alla larga dai problemi in cui si erano cacciati. Per quanto riguarda Kurd, la sua motivazione rimane un mistero, cosi come la sua personalità e le sue intenzioni. La sua corporatura imponente, il suo costante silenzio, e la sua fisionomia particolare forniranno solamente ragioni in più agli altri 5 per dubitare della propria sanità mentale e per temere per le proprie vite durante il viaggio.

Il cinema turco contemporaneo è associato sempre più allo stile lento e pittoresco di Nuri Bilge Ceylan. Mentre il direttore della fotografia Gökhan Tiryaki (Once Upon a Time in Anatolia [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
Winter Sleep
 [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Nuri Bilge Ceylan
scheda film
]
) esercita la propria arte anche in Ivy, il risultato è alquanto differente. Dopo la rapida introduzione dei personaggi, un’esplosione di luce e colori, gli effetti visivi si stabiliscono in una tavolozza di blu oceano, colori polverosi della nave e arancione come le salopette dei lavoratori.

Dal momento in cui iniziano a scarseggiare le scorte di cibo, il ritmo del film scema, il tempo si trascina lentamente come le chiocciole che continuano ad apparire sul ponte dell nave. La cinepresa si sofferma sui personaggi che passano le loro tediose giornate e aiuta a percepire la caduta dell’autorità, in una scena in cui l’arrabbiato Beybaba si avventura fuori dalla sua cabina e chiama tutti gli uomini sul ponte provando a riaffermare il comando. Mentre sta tornando dentro, gli viene tirato un martello, ma il regista lascia di proposito lo spettatore all’oscuro di chi sia stato il colpevole ; il sospettato numero uno è l'irascibile Cenk, ma a questo punto della storia potrebbe davvero essere stato chiunque.

Non vedendo una via d’uscita alla loro situazione, gli uomini incominciano a mettersi l’uno contro l’altro, la sfiducia e la rabbia crescono e si diffondono come l’edera velenosa a cui il titolo fa riferimento. La scomparsa di uno di essi fa peggiorare ulteriormente la situazione e il suo apparente ritorno come fantasma nel terzo atto sbilancia ancora di più l’equilibrio precario dei personaggi. Una serie di scontri, che minacciano di sfociare in risse, costituiscono la spirale finale priva di controllo, quando un’infusione di magico realismo porta ad una svolta nella storia.

Ciò che risolverà la situazione dei 6 personaggi non è una soluzione proveniente dall’esterno. Siccome si sono autogestiti fino a questo punto, saranno loro stessi a trovare una conclusione in accordo con le nuove 'regole' che hanno stilato insieme nel caos e nella disperazione. Il finale deluderà coloro che speravano in un lieto fine o in una conta delle vittime shakespeariana. Karaçelik ha fiducia nei propri personaggi ed è molto più preoccupato della loro consolazione, che di quella del pubblico che sperava in un epilogo chiaro.

In collaborazione con

 

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy