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VENEZIA 2015 Fuori Concorso

The Event: Ucraina, anno zero?

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- VENEZIA 2015: Dopo Maidan, Sergei Loznitsa torna al Lido con un nuovo documentario basato su materiale d'archivio, questa volta sulla dissoluzione dell'URSS

The Event: Ucraina, anno zero?

L'ombra di Maidan [+leggi anche:
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si allunga sul 72° Festival di Venezia: se qualche giorno fa abbiamo paragonato il film di Sergei Loznitsa al modo in cui Evgeny Afineevsky ha scelto di affrontare in Winter on Fire [+leggi anche:
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le proteste che hanno scosso l'Ucraina nell'inverno del 2013 e 2014, ci pare ora inevitabile vedere la pellicola seguente di Loznitsa, The Event [+leggi anche:
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(presentata, come Winter On Fire, fuori concorso) come una continuazione del percorso intrapreso nel documentario sull'Euromaidan.

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The Event torna sugli eventi che hanno portato alla disintegrazione dell'Unione Sovietica e all'avvento di una nuova Russia sotto Boris Eltsin. Loznitsa, infatti, torna ad immergersi nell'archivio di immagini e suoni del periodo per spiegare le tappe di quel 1991 a Mosca e soprattutto San Pietroburgo, scandite da dissolvenze in nero e dalle note del famoso valzer Il lago dei cigni, opera che veniva ritrasmessa, in quei mesi di tensione, dai media opposti a Gorbaciov al posto dei notiziari ufficiali. Come in Maidan, il regista consegna un lavoro artistico impeccabile, con delle immagini che sembrano realtà, e che compensano la difficoltà di seguire in dettaglio la trama storica per quegli spettatori non troppo informati sullo svolgersi degli eventi.

Gli ultimi due documentari di Loznitsa riverberano nella più rabbiosa attualità dell'Ucraina come un'indagine sul passato recente che cerca di far luce sulle profondità di un conflitto che è ancora lontano dall'essere risolto. In questo senso, più informativo, il film non riesce al pari di, ad esempio, The Autobiography of Nicolae Ceausescu [+leggi anche:
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. Le indagini fugaci sullo schermo, come la comparsa di Putin, o la constatazione delle analogie tra gli ucraini che hanno combattuto nel 2014 e i russi scesi in piazza nel 1991 saranno una scarsa ricompensa per coloro che cercano in questo documentario qualcosa di più di un ragionamento estetico interessante.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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