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ESERCENTI Romania

I registi protestano contro la chiusura dei cinema a Bucarest

di 

- Cristian Mungiu è tra coloro che criticano le conseguenze di una nuova legge terremoto

I registi protestano contro la chiusura dei cinema a Bucarest
Il regista Cristian Mungiu

Quattro cinema di Bucarest hanno già sospeso, o sospenderanno, le loro attività a seguito di una nuova legge che vieta le attività pubbliche in edifici a rischio sismico. Anche se a Bucarest non mancano cinema come accade in altre città e cittadine rumene, la legge ha conseguenze molto gravi per la comunità cinematografica, poiché questi vecchi cinema sono praticamente le uniche sedi per i festival cinematografici e le prime di film europei e rumeni nella capitale.

Il regista vincitore della Palma d'Oro Cristian Mungiu e la produttrice vincitrice dell'Orso d'Oro Ada Solomon sono tra coloro che hanno parlato dell'indifferenza con cui le autorità rumene si sono affrettate a chiudere i cinema senza offrire una valida alternativa o almeno una strategia chiara per l'apertura di nuove sale d'essai a Bucarest.

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Oggi, Mungiu ha inviato una lettera aperta al nuovo Ministro della Cultura Vlad Alexandrescu chiedendogli quando al cinema - probabilmente il miglior biglietto da visita culturale che la Romania può mostrare al resto del mondo - sarà concessa l'attenzione che merita da parte del governo locale. "Cosa dobbiamo fare per diventare una priorità?" chiede Mungiu, ricordando come ha combattuto contro la disastrosa situazione della distribuzione cinematografica nelle province rumene, dove centinaia di sale cinematografiche sono state trasformate in bar, locali e negozi, lasciando molte città senza neanche un cinema.

"Nel 2007, visto che non potevo mostrare il film con cui avevo vinto una Palma d'Oro, perché non c'erano cinema in cui proiettarlo, ho messo su un cinema su ruote - come si faceva agli albori del cinema - e ho viaggiato in tutto il Paese. Speravo che la mia iniziativa sarebbe diventata un esempio e che le autorità avrebbero capito la situazione e preso provvedimenti (...). Non possiamo compensare la mancanza di infrastrutture, e non possiamo compensare la mancanza di iniziativa del governo," dice Mungiu nella sua lettera, riassumendo con un amaro "Non è giusto."

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(Tradotto dall'inglese)

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