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OSCAR 2016 Italia

Ennio Morricone agli Oscar: “Dedico questo premio a mia moglie”

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- Statuetta per lo score di The Hateful Eight di Quentin Tarantino. È la prima vittoria per il grande maestro italiano, dopo l’Oscar alla carriera nel 2006

Ennio Morricone agli Oscar: “Dedico questo premio a mia moglie”
Ennio Morricone, con il suo Oscar per The Hateful Eight

È la prima vittoria agli Academy Awards, se non contiamo quell’Oscar alla carriera assegnato a Ennio Morricone nel 2006. L’87nne maestro italiano la notte scorsa è stato premiato per The Hateful Eight di Quentin Tarantino (leggi la news), dopo aver sfiorato l’ambita statuetta con 5 nomination in passato: Malena nel 2000 e prima ancora Bugsy (1991), Gli intoccabili (1987), The Mission (1986) e I giorni del cielo (1978). “Ringrazio l'Academy per questo prestigioso riconoscimento", ha detto sul palco il compositore parlando in italiano. "Il mio omaggio va agli altri candidati, e in particolare allo stimato John Williams. Non c’è una grande colonna sonora senza un grande film che la ispira. Voglio ringraziare Quentin Tarantino per avermi scelto, Harvey Weinstein e tutta la squadra che ha fatto questo film straordinario. Dedico questo premio a mia moglie Maria, che è lì che mi guarda".

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Quella per The Hateful Eight Otto è la prima colonna sonora western di Morricone in 40 anni, in una carriera che si estende per oltre sei decenni e 500 film. L’Oscar è stato la ciliegina sulla torta dopo le vittorie ai Golden Globe, BAFTA e Critics' Choice Movie Awards.

Nell’ultimo numero dell’autorevole “Segno Cinema”, il pianista e musicologo Roberto Prosseda scrive di Morricone: “La sua musica è nota solo per le colonne sonore dei film più celebri, mentre sarebbe da riscoprire il valore e l’originalità di tante altre sue partiture per il cinema, specie quelle in cui il Maestro esplora stili complessi, riprendendo, ad esempio, la dodecafonia o il neoclassicismo di Stravinsky. […] Colpisce l’eclettismo con cui alterna melodismi romantici di finissimo livello con sperimentazioni estreme. […] In ogni colonna sonora di Ennio Morricone è sempre riconoscibile un elemento distintivo. Potremmo forse definirlo ‘verità’: quella verità pura, con cui a ogni frase musicale l’ascoltatore percepisce una situazione emotiva, o un pensiero, o una visione, che prende vita con disarmante essenzialità”.

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