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CANNES 2016 Finanziamenti

15 progetti selezionati all’Atelier de la Cinéfondation di Cannes

di 

- Danilo Caputo, José Ortuño ed Eric Chevillard rappresentano l’Europa. In vetrina anche Kaan Müjdeci, Rezan Yeşilbaş e Santiago Mitre

15 progetti selezionati all’Atelier de la Cinéfondation di Cannes
I registi selezionati all’Atelier de la Cinéfondation (©Festival de Cannes)

15 progetti di lungometraggi provenienti da 14 paesi sono stati selezionati per la 12a edizione dell'Atelier de la Cinéfondation che si svolgerà nell’ambito del 69° Festival di Cannes (dall’11 al 22 maggio 2016). Quest’anno, l'Europa sarà rappresentata da Sow the Wind dell’italiano Danilo Caputo (scoperto al Forum degli Indipendenti a Karlovy Vary nel 2014 con La mezza stagione [+leggi anche:
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), Animas dello spagnolo José Ortuño e Ni dieux ni maîtres del francese Eric Chevillard.

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Si segnalano inoltre due progetti turchi: Iguana Tokyo di Kaan Müjdeci (premio speciale della giuria a Venezia nel 2014 per il suo primo lungometraggio, Sivas [+leggi anche:
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) e The Boarding School di Rezan Yeşilbaş (Palma d'Oro del cortometraggio nel 2012).

Gli altri selezionati dell’Atelier 2016 sono La Cordillera [+leggi anche:
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intervista: Santiago Mitre
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di Santiago Mitre (Argentina - Gran Premio della Semaine de la Critique cannense l’anno scorso con Paulina [+leggi anche:
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), Tantas almas [+leggi anche:
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 di Nicolás Rincón Gille (Colombia - regista della trilogia documentaria En lo escondido, Los abrazos del río e Noche herida), Abou Leila [+leggi anche:
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di Amin Sidi-Boumediène (Algeria), My Favourite Fabric [+leggi anche:
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 della siriana Gaya Jiji, Death in Bed di David Volach (Israele), Daoud’s Winter di Koutaiba Al Janabi (Iraq - apprezzato soprattutto in Leaving Baghdad nel 2010), Memories and My Mother di Aditya Vikram Sengupta (India - scoperto ai Venice Days 2014 con Labour of Love), The Whole-Timers del duo Bibhusan Basnet - Pooja Gurunget (Nepal), Marlina The Murderer in Four Acts [+leggi anche:
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 di Mouly Surya (Indonesia) e Femme fatale della documentarista giapponese Kyoko Miyake.

Creato nel 2005 con lo scopo di incoraggiare il cinema di creazione e favorire l’emergere di una nuova generazione di cineasti aiutandoli a completare il finanziamento dei loro film, l’Atelier ha giovato in questi dieci anni a 171 progetti di cui 126 sono già usciti nelle sale e 18 sono attualmente in pre-produzione. L’Atelier permetterà ai selezionati 2016 di essere presenti con i loro produttori dal 13 al 19 maggio sulla Croisette e di incontrare individualmente i professionisti interessati ai loro progetti. Il Libro dei Progetti e i moduli d’iscrizione saranno disponibili a inizio aprile sul sito della Cinéfondation.

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(Tradotto dal francese)

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