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INDUSTRIA Francia

Produzione francese record nel 2015

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- 300 lungometraggi francesi di cui 142 coproduzioni internazionali con 41 paesi e 1,2 miliardi di euro d’investimento

Produzione francese record nel 2015
Zita Hanrot e Philippe Faucon sul set della produzione francese Fatima, César 2016 del miglior film

"Una forte ripresa della produzione e una grande diversità": in questi termini la presidente del CNC, Frédérique Bredin, ha riassunto ieri per la stampa specializzata il bilancio 2015 della produzione cinematografica francese, rallegrandosi peraltro del ritorno in auge della Francia come location grazie alla recente riforma del credito d’imposta (leggi la news) e annunciando future misure di aiuto alla distribuzione indipendente.

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L'incredibile vitalità della produzione cinematografica francese è rappresentata da un totale di 300 lungometraggi prodotti (contro 258 nel 2014), col numero record di 234 film d’iniziativa francese (FIF) ai quali si aggiungono 66 produzioni minoritarie (11 in più rispetto al 2014). Da notare che questa netta ripresa riguarda quasi tutte le fasce di budget dei FIF, compresa quella più grossa (10 lungometraggi a più di 15 M€ nel 2015 contro 3 l'anno precedente), mentre il budget medio ammonta a 4,38 M€. L’unica eccezione a questa generale tendenza al rialzo dei budget riguarda i FIF compresi tra 2M€ e 4M€ che sono scesi da 61 a 50 lungometraggi, il che, se si considera il peso crescente dei film a meno di 2 M€ (il 42,7% dei FIF) indica un potenziale rischio di instaurazione di una produzione a due velocità (la fascia intermedia da 4 a 5 M€ è la meno fornita con soli sette FIF). Un’ipotesi che bisogna tuttavia ponderare considerato il volume importante e sempre crescente di documentari (42 FIF) che figurano in quasi tutte le fasce di budget più basse.

L'apertura al mondo dell’industria cinematografica francese è al suo culmine con 142 film coprodotti nel 2015 con 41 paesi stranieri, ossia il risultato più alto del decennio trascorso. I principali partner stranieri del cinema francese sono il Belgio (48 lungometraggi di cui 31 maggioritari francesi), la Germania (17 con 11 maggioritari), l'Italia (16 di cui 12 minoritari), il Canada (12), la Svizzera e la Spagna (8 ciascuno).

Tra i dati positivi c’è da sottolineare anche l’importanza del ricambio con 75 opere prime e 38 opere seconde sui 234 FIF prodotti l’anno scorso.

L’analisi del finanziamento della produzione 2015 vede gli investimenti ripartire di slancio (+28,1% rispetto al 2014) a 1,2 miliardi di euro, dopo quattro anni di flessione. Nel dettaglio, si distinguono in particolare gli investimenti stranieri nelle produzioni maggioritarie francesi che sono quasi raddoppiati a 100 M€ contro 45,9 M€ nel 2014. Tra le altre buone notizie figura la netta ripresa degli impegni delle televisioni che hanno investito 377,97 M€ (+29,7% rispetto all’anno precedente) in pre-acquisti e in coproduzione nei 168 FIF.

In testa figura sempre Canal+ (178,73 M€ di pre-acquisti per 128 film di cui 113 FIF), con le altre pay-tv Ciné+ (20,21 M€ per 114 film) e OCS (20,93 M€ per 37 lungometraggi). Quanto ai canali in chiaro, il 2015 segna il più alto livello di investimenti degli ultimi dieci anni con 157,92 M€ (+29,8%) su 135 film (di cui 12 minoritari), un totale alimentato da TF1 (46,9 M€ su 18 film), France 2 (46,55 M€ per 48 titoli), France 3 (22,96 M€ per 26 film), M6 (24,45 M€ per 10 film), Arte France (9,91 M€ per 26 lungometraggi) e i canali non storici del digitale terrestre (7,06 M€ per 34 film pre-acquistati di cui 12 film per D8 e 10 per TMC). Da notare anche che il numero di FIF che non beneficiano di alcun investimento TV è diminuito (66 film contro 77 nel 2014) e che la TV resta il finanziatore n°1 delle produzioni maggioritarie francesi di cui copre il 35,5% di budget.

Il resto del finanziamento dei FIF proviene dall’apporto dei produttori francesi (30,4%), dei mandati (13,7 % per la distribuzione nelle sale in Francia che ha ripreso tono, mentre le risorse provenienti dai mandati di edizione video e delle vendite internazionali continuano a contrarsi), degli investimenti stranieri (9,8%), delle Sofica (3,4% tramite le società d’investimento nella produzione cinematografica e audiovisiva) e del sostegno pubblico al 7,3 % attraverso il sostegno automatico (25,47 M€) e gli aiuti selettivi (29,35 M€) del CNC, così come gli aiuti regionali.

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(Tradotto dal francese)

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