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FESTIVAL Spagna

Il cinema del reale torna nell’oasi di Play-Doc

di 

- Il programma del festival internazionale di documentari della città galiziana di Tui si muove tra il documentario più audace e le retrospettive più sorprendenti

Il cinema del reale torna nell’oasi di Play-Doc
No Cow on the Ice di Eloy Domínguez Serén

Con un anno in più (e sono già dodici), il Play-Doc Festival Internazionale di Documentari torna nella città galiziana di Tui per mostrare la produzione non di finzione più audace e rilevante del panorama mondiale. Il particolare evento (13-17 aprile) metterà in luce produzioni provenienti da Europa (Spagna, soprattutto) e America, sia recenti che del passato, per dare forma a “l’edizione più diversa e ambiziosa” della sua storia, come afferma la sua direttrice artistica Sara García.

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La competizione internazionale ha selezionato cinque titoli, presentati e acclamati nei grandi festival internazionali. L’ipnotica produzione franco-spagnola Dead Slow Ahead [+leggi anche:
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intervista: Mauro Herce
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di Mauro Herce, premiata a Locarno, il ritratto dell’artista russo Oleg Nikolaevich Karavaichuk di Andrés Duque in Oleg y las raras artes [+leggi anche:
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, film spagnolo presentato a Rotterdam, e No Cow on the Ice [+leggi anche:
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, produzione svedese-spagnola di Eloy Domínguez Serén svelata a Visions du Réel, se la vedranno con lo statunitense God Bless The Child di Robert Machoian e Rodrigo Ojeda-Beck, e il messicano-canadese Tales of Those Who Dreamt di Nicolás Pereda e Andrea Bussmann.

La sezione del cinema galiziano presenta invece lungometraggi di Fon Cortizo, Andrea Vázquez, César Souto e Luis Avilés, e cortometraggi di Xacio Baño, David Varela, Alberto Lobelle, Iván Castiñeiras, Samuel M. Delgado e Helena Girón, e Keina Espiñeira. Inoltre, la sezione Resonancias, programmata dai critici, include proiezioni di film come il georgiano When The Earth Seems To Be Light di Tamuna Karumidze, Salome Machaidze e David Meskhi, premiato a Tiflis.

Molto importante anche le sezioni parallele e le retrospettive tematiche. Il cineasta afroamericano Charles Burnett (sul quale lo stesso festival pubblicherà un libro), il documentarista suo connazionale Les Blank (A Poem Is A Naked Person) e il cinema sperimentale yugoslavo avranno il loro spazio nel programma, che includerà anche un seminario del cineasta Paulino Viota

Per tutte le informazioni sul festival, clicca qui.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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