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INDUSTRIA Croazia

Cinema Mediterranean: il cinema europeo si prepara a raggiungere il pubblico della Dalmazia

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- Ecco come un piccolo festival croato è riuscito a creare un nuovo pubblico che predilige il cinema europeo

Cinema Mediterranean: il cinema europeo si prepara a raggiungere il pubblico della Dalmazia

Cinema Mediterranean è un progetto di rilancio del cinema che ha come obiettivo quello di far apprezzare il grande schermo e portare i film in piccole città della Dalmazia dove i cinema sono rimasti chiusi per lungo tempo. La regione comprende la costa tra Rijka, a nord, e Dubrovnik, a sud, e 900 isole per una popolazione di circa 900.000 persone. Sebbene si tratti di una zona turistica fin da tempi dell’impero austro-ungarico, quasi tutti i cinema hanno smesso di funzionare a seguito della guerra del 1990.

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Nel 2012, il Mediterranean Film Festival Split (FMFS), che era già stato proposto quattro anni prima in versione ridotta, ha iniziato a lavorare per il rilancio del cinema, per creare un pubblico e istruirlo grazie ai film europei. Dopo l’edizione di quel giugno, una piccola squadra, guidata dal direttore del festival Alen Munitić, si armò di proiettore e schermo portatile e visitò 11 città costiere facendo in totale 33 proiezioni per un pubblico di 4.000 persone.

“Abbiamo iniziato con entusiasmo ma senza troppe aspettative. Per questo, la risposta del pubblico ha sorpreso noi, ma anche le autorità locali e i media, che hanno subito elaborato progetti per trasformare queste proiezioni itineranti in qualcosa di più serio”, ricorda Munitić. “Ecco perché abbiamo iniziato a pensare a un progetto annuale in tempi più rapidi di quanto ci aspettassimo”.

Appena tre anni dopo, nel 2015, il Cinema Mediterranean project ha portato 370 proiezioni in 25 città, coinvolgendo un pubblico di 19.500 persone. Nel marzo di quell’anno, grazia a un’iniziativa organizzata del Ministero della Cultura della Croazia, furono creati cinema digitali nelle più grandi città del Paese: Bol, Hvar, Imotski e Komiža (città con popolazione compresa tra i 1.000 e i 10.000 abitanti). A quel tempo, solo la città di Korčula, nell’omonima isola, possedeva un cinema digitale.

Il progetto Cinema Mediterranean proietta film ogni estate e, in 9 città, le sale sono aperte tutto l’anno. Grazie ai film per bambini e alla presenza di sottotitoli bilingue, anche la fetta più giovane della popolazione è stata coinvolta, così come i turisti, i quali corrispondono al 30% del pubblico estivo. 

Nel 2011, il Centro Audiovisivo Croato ha lanciato il progetto volto a digitalizzare 29 cinema indipendenti grazie al sostegno del Ministero della Cultura, che ha coperto il 70% dei costi, che erano pari a 1 milione di euro. Sebbene la digitalizzazione sia considerata un grande successo, la creazione di un pubblico e, in particolare, della sua consapevolezza, sono stati più complicati se si adotta il punto di vista del cinema europeo d’essai.

“Il nostro successo con il cinema europeo si basa sul fatto che per tre anni abbiamo proposto film senza un proiettore digitale, questo era quello a cui il pubblico poteva assistere”, spiega Munitić. “La maggior parte delle persone che vivono nei piccoli centri sono molto legate alle vecchie proiezioni all’aperto e all’inizio partecipavano più per nostalgia che per il programma proposto. Ma poi hanno anche iniziato a riconoscere la qualità de film e si è costruito un rapporto di fiducia con loro e, anche adesso, in alcune città digitalizzate, registriamo un maggiore successo da parte dei film indipendenti rispetto a quelli commerciali”. 

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per i territori della ex Jugoslavia”, ha annunciato Munitić prima di imbarcarsi per portare le novità del cinema europeo nelle piccole città della Dalmazia.

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(Tradotto dall'inglese da Michael Traman)

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