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ROMA 2016

Napoli '44, uno sguardo britannico sulle macerie della guerra

di 

- Francesco Patierno ha ricavato un film documentario dal libro del grande memorialista Norman Lewis con la voce narrante di Benedict Cumberbatch

Napoli '44, uno sguardo britannico sulle macerie della guerra

Il 9 settembre 1943 l’ufficiale del servizio di sicurezza britannico Norman Lewis, aggregato alla Quinta Armata, sbarca a Salerno e dopo giorni di aspri combattimenti arriva a Napoli liberata da poche ore. Trova una città in macerie, prostrata dall'occupazione nazista, senza acqua corrente, elettricità né cibo. In mesi di permanenza entrerà in un mondo inimmaginabile, terribile e affascinante che l'ufficiale puntualmente descrive nei suoi taccuini. Anni dopo, quegli appunti diventano un libro, Naples '44, pubblicato nel 1978, un vero capolavoro, definito uno dei dieci libri da salvare sulla Seconda guerra mondiale e, come ha scritto Graham Greene, "un’esperienza unica per il lettore così come deve essere stata un’esperienza unica per chi lo ha scritto". L'italiano Francesco Patierno (La gente che sta bene) ne ha ricavato un film documentario con lo stesso titolo, grazie allo sforzo dei produttori Davide Azzolini e Francesca Barra che hanno anche ottenuto che la voce narrante fosse quella della star britannica Benedict Cumberbatch, stretto tra le repliche dell’Amleto a Londra e il set di Dottor Strange.  

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Nel 2012 Patierno aveva lavorato a La guerra dei vulcani, documentario sul triangolo amoroso tra Rossellini, Magnani e Bergman incastonando filmati di repertorio con scene dai film più famosi del maestro del neorealismo. Napoli '44 [+leggi anche:
trailer
intervista: Francesco Patierno
scheda film
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, presentato in Selezione Ufficiale alla 11ma Festa del Cinema di Roma, è invece uno studiatissimo collage di immagini d'archivio sulla Seconda guerra mondiale, film sulla Napoli liberata e riprese della Napoli d’oggi, sotto il testo di quello che sarebbe diventato uno dei più grandi memorialisti della letteratura inglese. Oltre al materiale d’archivio, sequenze documentarie e foto rarissime, il regista ha attinto agli archivi dell'Istituto Luce e in quelli statunitensi e britannici.

Il film si apre su un uomo anziano visto di spalle che attraversa un bosco dove trova un orologio che dev'essere stato di uno dei tanti soldati alleati morti durante gli sbarchi. L’idea è quella del ritorno emotivo di chi ha scritto il libro nella Napoli odierna, alla ricerca di persone, luoghi e immagini della Napoli del 1944. Norman Lewis aveva numerosi incarichi, tra cui il compito di cercare informatori attendibili, dunque era entrato in contatto con il cuore pulsante della popolazione e il suo sguardo acutissimo, cosciente, distaccato e allo stesso tempo tremendamente simpatetico prendeva nota di quell'universo in cui le scale dei valori si capovolgevano. In una città fiaccata dalla fame e dalle malattie, decimata dai bombardamenti, era immutata solo la fede disperata nei miracoli e l'istinto di sopravvivenza. Le immagini, in continui flashback tra luoghi del passato e del presente, si fondono tra bombardamenti, esodi, lacrime, mercato nero e arte di arrangiarsi, con momenti di amara ilarità, regalati soprattutto dalle sequenze di film come Il re di Poggioreale di Duilio Coletti o Comma 22 di Mike Nichols tratto dal romanzo di Joseph Heller. Nel suo racconto Lewis (e di conseguenza le immagini) non risparmia i momenti che lo hanno segnato, come quando vede un padre parlare con il figlioletto intrappolato nelle macerie di un bombardamento - "non morire!" - o il passaggio tra i clienti di un ristorante di un gruppo di bambine cieche e affamate per colpa della guerra. Brutalità e lampi di umanità che corrispondono perfettamente alle immagini delle guerre contemporanee, a cui la tv ci ha abituato.

Prodotto da Dazzle Communication e Rai Cinema, Napoli '44 è venduto all’estero da True Colours. Il film andrà in onda su Sky Italia a gennaio 2017 anche nella versione con la voce di Adriano Giannini.

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