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COTTBUS 2016

Tutto pronto per il 26mo Festival di Cottbus

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- Il grande festival tedesco dedicato al cinema est-europeo comincia un nuovo quarto di secolo con un programma ricco, completato dalla finestra industry Connecting Cottbus

Tutto pronto per il 26mo Festival di Cottbus
Dogs di Bogdan Mirica

Il Festival del cinema est-europeo di Cottbus, un evento creato poco dopo la riunificazione della Germania e considerato oggi il più importante al mondo per il cinema di questa regione, è pronto per la sua 26ma edizione. Dall’8 al 13 novembre, la città est-tedesca, situata in una zona bilingue del Brandeburgo, a qualche chilometro dalla frontiera polacca, prevede di riunire 20mila visitatori attorno ai 200 titoli rappresentanti 45 paesi.

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Dodici lungometraggi (co)prodotti da 18 paesi, di cui cinque opere prime, sono in lizza per il Lubina del miglior film. Tra questi figurano titoli già apprezzati, come il vincitore a Cannes Dogs [+leggi anche:
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intervista: Bogdan Mirica
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di Bogdan Mirica (Romania/Francia/Bulgaria/Qatar), il faceto Houston, We Have a Problem! [+leggi anche:
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intervista: Žiga Virc
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di Ziga Virc (Slovenia/Croazia/Germania/Qatar), su un programma spaziale yugoslavo venduto da Tito a Kennedy, All the Cities of the North [+leggi anche:
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intervista: Dane Komljen
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di Dane Komljen (Serbia/Bosnia Erzegovina/Francia), The Last Family [+leggi anche:
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intervista: Dawid Ogrodnik
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di Jan Matuszynski, eletto di recente miglior film polacco ai Warsaw Screenings del mercato CentEast, e ancora due film che si sono distinti questo weekend al festival lussemburghese CinEast: Kills on Wheels [+leggi anche:
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di Attila Till (Ungheria), su un commando di killer in sedia a rotelle, e Planet Single [+leggi anche:
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di Mitja Okorn, un’ingegnosa commedia romantica polacca che ha conquistato nel suo paese sia pubblico che critica.

Troviamo nella selezione anche il nome del russo Ivan I. Tverdovskij, che torna con Zoology [+leggi anche:
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intervista: Ivan I. Tverdovsky
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due anni dopo il suo trionfo a Cottbus per Corrections Class [+leggi anche:
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intervista: Ivan I. Tverdovsky
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(vincitore di tre premi tra cui quello del miglior film), e quello dello sloveno Damjan Kozole, membro della giuria DIALOG di Cottbus tre anni fa, stavolta in lizza con Nightlife [+leggi anche:
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intervista: Damjan Kozole
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. Questa edizione segna anche il ritorno della georgiana Rusudan Glurjidze con il primo lungometraggio che aveva presentato in fase di progetto nell’edizione 2012 del mercato Connecting Cottbus (dit CoCo): House of Others [+leggi anche:
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intervista: Rusudan Glurjidze
intervista: Salome Demuria
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(Georgia/Spagna/Croazia/Russia). Un'altra pupilla del CoCo concorso: Iglika Triffonova con The Prosecutor, the Defender, the Father and His Son [+leggi anche:
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intervista: Iglika Triffonova
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(Bulgaria/Paesi Bassi/Svezia), storia di un processo per crimini di guerra ispirato a fatti reali.

La selezione è completata da Anna's Life [+leggi anche:
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intervista: Nino Basilia
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di Nino Basilia (Georgia) e It’s Not the Time of My Life [+leggi anche:
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intervista: Szabolcs Hajdu
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di Szabolcs Hajdu (Ungheria). La giuria di cinque membri, che comprende l’attrice serba Mirjana Karanović (elogiata di recente per il suo primo film da regista, A Good Wife [+leggi anche:
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, che ha vinto questo mese la prima edizione del festival pan-europeo online e gratuito ArteKino), attribuirà il Lubina (25 000 euro) e dei premi speciali per il miglior regista, la miglior attrice e il miglior attore. Dieci cortometraggi rappresentanti nove paesi si disputeranno invece due premi.

Per i professionisti, la 18ma edizione di CoCo presenterà il 10 e 11 novembre 10 progetti selezionati tra 121 candidati: Berliner di Marian Crisan (prodotto in Romania dalla società Mandragora di Anca Puiu), Hornet in a Bottle di Vit Zapletal (Repubblica Ceca), Saf [+leggi anche:
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intervista: Ali Vatansever
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di Ali Vatansever (Turchia), Sister di Dina Duma (Macedonia), Strawberry Jam di Sasa Peric (Serbia/Danimarca), The Heirs di Svetozar Golovlev (Germania/Polonia), The Return di Krzysztof Rzaczynski (Polonia), Voroshilovgrad di Yaroslav Lodygin (Ucraina/Svizzera), White Widows di Tanja Brzakovic (Germania), With Rules di Dover Kosashvili (Israele).

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(Tradotto dal francese)

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