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LEGISLAZIONE Romania

La Romania incoraggia co-produzioni e opere prime con la nuova legge sul cinema

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- L'iniziativa legale migliora inoltre le condizioni per la distribuzione e la riapertura di vecchie sale cinematografiche

La Romania incoraggia co-produzioni e opere prime con la nuova legge sul cinema
La ministra della Cultura rumena Corina Şuteu

Questa settimana, il governo rumeno ha approvato un aggiornamento della legge sul cinema del Paese, affrontando una serie di questioni urgenti che hanno interessato il cinema rumeno. Presentata come una priorità dalla ministra della Cultura Corina Şuteu, la nuova legge avrà conseguenze importanti per ogni fase della produzione cinematografica, dal finanziamento alla distribuzione.

Da un punto di vista internazionale, il cambiamento più importante è che d'ora in poi il Romanian National Film Center supporterà le co-produzioni e le co-produzioni minoritarie. La nuova legge prevede che la competizione per progetti organizzata dal Centro avrà ora una sezione per le co-produzioni e le co-produzioni minoritarie, con la possibilità di ricevere fino al 60% del budget del film, nel caso delle co-produzioni.

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La nuova legge incoraggia inoltre i registi esordienti e quelli con un film all'attivo, poiché i loro progetti possono ora essere supportati fino all'85% del budget totale. Al fine di aumentare la diversità nei film rumeni, una competizione per progetti a micro-budget (fino a €60.000) è stata aggiunta alle competizioni tradizionali per produzioni di finzione, d'animazione e documentari.

Notando la discrepanza tra il successo internazionale dei film rumeni e la loro mancanza di popolarità in patria, la nuova legge ora impone ai cinema di aumentare il numero delle proiezioni di film rumeni o di film con coinvolgimento rumeno al 10% del numero totale delle proiezioni. Inoltre, il 10% delle proiezioni in prime-time dev'essere dedicato ai film rumeni.

Un altro cambiamento riguarda la disastrosa situazione della rete dei cinema di Stato, poiché il numero di schermi attivi è diminuito da più di 400 negli anni '90 a solo nove oggi. La nuova legge crea un contesto che aiuta le autorità locali a riaprire e ammodernare le sale cinematografiche. Altri cambiamenti interessano l'amministrazione della Cineteca Nazionale e una collaborazione tra il National Film Center e il Ministero della Pubblica Istruzione per dare una spinta ai programmi destinati a migliorare l'accesso degli studenti delle scuole superiori al cinema importante.

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(Tradotto dall'inglese)

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