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TRIESTE 2017

Ritorna a Trieste il “cinema di guerra” dell'Europa centro orientale

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- I conflitti europei tra i temi affrontati da documentari e film in concorso alla 28ma edizione del Trieste Film Festival che si terrà dal 20 al 29 gennaio

Ritorna a Trieste il “cinema di guerra” dell'Europa centro orientale
Amerika Square di Yannis Sakaridis

Dal 20 al 29 gennaio si terrà il Trieste Film Festival, giunto quest'anno alla 28ma edizione: ad aprire il più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro orientale, sarà The Teacher [+leggi anche:
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intervista: Jan Hřebejk
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di Jan Hřebejk, premiato al Festival di Karlovy Vary per l’interpretazione di Zuzana Mauréry e in uscita nelle sale italiane distribuito da Satine Film. La chiusura è affidata a On the Milky Road [+leggi anche:
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di Emir Kusturica, interpretato dallo stesso regista con Monica Bellucci (in concorso a Venezia).

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Dieci i film, in anteprima italiana, partecipano al Concorso internazionale lungometraggi della rassegna diretta da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo. Due le produzioni provenienti dall’area della ex Jugoslavia: A Good Wife [+leggi anche:
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, esordio alla regia dell’attrice serba Mirjana Karanović, e On the Other Side [+leggi anche:
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intervista: Zrinko Ogresta
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del croato Zrinko Ogresta, che uscirà nelle sale italiane con Cineclub Internazionale Distribuzione. Sul tema dell’emigrazione il greco Amerika Square [+leggi anche:
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intervista: Yannis Sakaridis
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di Yannis Sakaridis e il rumeno By the Rails [+leggi anche:
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intervista: Cătălin Mitulescu
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di Cătălin Mitulescu. L’ungherese It’s Not the Time of My Life [+leggi anche:
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intervista: Szabolcs Hajdu
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, interpretato e diretto da Szabolcs Hajdu con una troupe di studenti dell’Università di Budapest ha ricevuto il Grand Prix come miglior film e il premio per la migliore interpretazione maschile a Karlovy Vary. Premiato per la migliore regia a Karlovy Vary anche lo sloveno Nightlife [+leggi anche:
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intervista: Damjan Kozole
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di Damjan Kozole.

La Bulgaria è presente con Glory [+leggi anche:
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intervista: Petar Valchanov
intervista: Petar Valchanov, Kristina …
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di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, autori del successo internazionale di The Lesson [+leggi anche:
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intervista: Kristina Grozeva, Petar Va…
intervista: Margita Gosheva
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. Il loro nuovo film sarà nelle sale italiane ad aprile 2017 distribuito da I Wonder Pictures. La Repubblica Ceca guarda ai propri drammi del passato con I, Olga Hepnarová [+leggi anche:
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intervista: Tomáš Weinreb, Petr Kazda
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di Tomáš Weinreb e Petr Kazda, mentre un episodio di esplosione di violenza adolescenziale è alla base del polacco Playground [+leggi anche:
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intervista: Bartosz M. Kowalski
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di Bartosz M. Kowalski. Infine l’Italia e l’Austria, insieme nella coproduzione Mister Universo [+leggi anche:
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di Tizza Covi e Rainer Frimmel (autori de La Pivellina [+leggi anche:
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) prossimamente nelle sale con Tycoon Distribuzione.

Altri cinque, oltre a The Teacher e On the Milky Road, i lungometraggi fuori concorso selezionati come Eventi Speciali, tra cui  l’omaggio postumo a Andrzej Wajda, con il suo Afterimage [+leggi anche:
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intervista: Zofia Wichlacz
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, e Fai bei sogni [+leggi anche:
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Q&A: Marco Bellocchio
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di Marco Bellocchio, protagonista il 28 gennaio di un incontro con il pubblico - segnalato dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani come “Miglior film italiano dell’anno”. 

Il Concorso internazionale Documentari propone undici titoli, tutti in anteprima italiana. “I conflitti europei accomunano tanti film di Paesi molto diversi tra loro”, commenta la direttrice Nicoletta Romeo. Come My Own Private War di Lidija Zelović, nata a Sarajevo e fuggita nel 1993 nei Paesi Bassi. Teatro di guerra anche l’Ucraina raccontata da Peter Entell in Comme la rosée au soleil [+leggi anche:
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. Una regista serba, Tamara von Steiner, da anni residente in Sicilia, racconta l’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto in Controindicazione, mentre Aleksandr Kuznecov ambienta Manuel de Libération [+leggi anche:
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in un istituto neuropsichiatrico in Siberia. Approccio diametralmente opposto al tema del disturbo mentale è quello di Normal Autistic Film [+leggi anche:
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del ceco Miroslav Janek. Ospiti della rassegna anche il polacco Communion [+leggi anche:
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di Anna Zamecka; il bulgaro The Good Postman [+leggi anche:
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di Tonislav Hristov; il lituano Woman and the Glacier [+leggi anche:
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di Audrius Stonys sui cambiamenti climatici, e Houston, We Have a Problem [+leggi anche:
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intervista: Žiga Virc
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di Žiga Virc. La segretaria di Goebbels è protagonista di A German Life, di Christian Krönes, Olaf S. Müller, Roland Schrotthofer e Florian Weigensamer, in uscita nelle sale italiane il 27 gennaio con Wanted Cinema, mentre le vittime rom e i sinti del nazismo sono al centro di A Hole in the Head [+leggi anche:
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intervista: Robert Kirchhoff
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di Robert Kirchhoff.

Tre i documentari fuori concorso: Trieste, Yugoslavia di Alessio Bozzer, Beyond Boundaries dell’austriaco Peter Zach e il polacco All These Sleepless Nights [+leggi anche:
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di Michał Marczak, premiato per la migliore regia al Sundance 2016, distribuito in Italia da I Wonder Pictures a maggio 2017.

Previsto infine un Focus sulle Repubbliche del Baltico, mentre continua per il secondo anno l’approfondimento sul Nuovo cinema rumeno con un masterclass di Cristi Puiu e la proiezione di Sieranevada [+leggi anche:
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Q&A: Cristi Puiu
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, selezionato a Cannes 2016 e presto nelle sale italiane distribuito da Parthénos.

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