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PREMI Svizzera

Sette nomination al Premio del cinema svizzero per The Divine Order di Petra Volpe

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- The Divine Order di Petra Volpe è stato plebiscitato dall’Accademia del Cinema Svizzero che gli regala ben sette nomination in cinque categorie

Sette nomination al Premio del cinema svizzero per The Divine Order di Petra Volpe
The Divine Order di Petra Volpe

Come consuetudine le Giornate di Soletta hanno ospitato un evento molto atteso dal cinema svizzero: la Notte delle nomination al Premio del cinema svizzero la cui cerimonia di premiazione si terrà il 24 marzo al Bâtiment des Forces Motrices di Ginevra. 98 i film iscritti quest’anno in 12 categorie e visionati dai 350 membri dell’Accademia del Cinema Svizzero.

Grande favorito con sette nomination: miglior film, sceneggiatura, interprete femminile (Marie Leuenberg) e maschile (Max Simonischek), e ben tre per la miglior interpretazione da non protagonista (Therese AffolterRachel BraunschweigSibylle Brunner), The Divine Order [+leggi anche:
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intervista: Petra Volpe
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di Petra Volpe presentato in prima mondiale proprio alle Giornate di Soletta.

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Segue molto da vicino l’intrigante commedia Aloys [+leggi anche:
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intervista: Tobias Nölle
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del giovane Tobias Nölle (premiato con il FIPRESCI Award nella sezione Panorama della Berlinale), con cinque importanti nomination: miglior film, interpretazione femminile (Tilde von Overbeck), musica da film (Beat Jegen e Tom Huber), fotografia (Simon Guy Fässler) e montaggio (lo stesso Tobias Nölle).

L’adorabile e premiatissimo La mia vita di zucchina [+leggi anche:
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intervista: Claude Barras
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di Claude Barras si aggiudica quanto a lui tre nomination: miglior film, musica da film (Sophie Hunger) e montaggio (Marie-Eve HildbrandMarina Rosset e Valentin Rotelli).

A competere anche loro nell’importante categoria miglior film Marija [+leggi anche:
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intervista: Michael Koch
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di Michael KochUn juif pour l’exemple [+leggi anche:
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di Jacob Berger (entrambi presentati in prima mondiale al Festival del Film Locarno), nominato anche nella categoria miglior sceneggiatura e miglior interpretazione maschile per il mitico Bruno Ganz.

Nella categoria documentari il grande favorito è il potente Cahier Africain [+leggi anche:
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di Heidi Specogna: miglior documentario, musica (Peter Scherer) e montaggio (Kaya Inan). A contendersi il Quartz come miglior documentario insieme a Cahier Africain due altre registe donne: Eva Vitija con My Life as a Film-How My Father Tried To Capture Happiness [+leggi anche:
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Susanne Regina Meurer con Raving Iran [+leggi anche:
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, senza dimenticare Jean Ziegler, l’optimisme de la volonté [+leggi anche:
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di Nicolas Wadimoff e Europe, She Loves [+leggi anche:
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intervista: Jan Gassmann
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del giovane Jan Gassmann (nominato anche nella categoria miglior fotografia - Ramòn Giger - insieme al già citato AloysMiséricorde [+leggi anche:
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intervista: Fulvio Bernasconi
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di Fulvio Bernasconi la cui fotografia è affidata a Filip Zumbrunn). 

Una sola nomination invece per il romando Moka [+leggi anche:
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di Frédéric Mermoud (miglior sceneggiatura), Sketches of Lou [+leggi anche:
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dell’esordiente Lisa Blatter (miglior interpretazione femminile per Esmée Liliane Amuat), e Frog di Jann Preuss (miglior interpretazione maschile per Urs Jucker) presentato in prima mondiale a Soletta. 

Miglior film
Aloys [+leggi anche:
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 - Tobias Nölle
The Divine Order [+leggi anche:
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 - Petra Volpe
La mia vita di zucchina [+leggi anche:
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 - Claude Barras
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 - Michael Koch
Un juif pour l’exemple [+leggi anche:
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 - Jacob Berger

Miglior documentario  
Cahier africain [+leggi anche:
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 - Heidi Specogna
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 - Eva Vitija
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 - Jan Gassmann 
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 - Nicolas Wadimoff
Raving Iran [+leggi anche:
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 - Susanne Regina Meures

Miglior cortometraggio  
Bon voyage - Marc Raymond Wilkins 
Le femme et le TGV - Timo von Gunten 
Le don - Sophie Perrier 
Nirin - Josua Hotz 
Opération commando - Jan Czarlewski

Miglior film d’animazione  
Analysis Paralysis - Anete Melece 
Au revoir Balthazar - Rafael Sommerhalder 
Bein Wind und Wetter - Remo Scherrer

Migliore sceneggiatura  
Petra Volpe - The Divine Order 
Frédéric Mermoud - Moka [+leggi anche:
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Jacob Berger, Aude Py - Un juif pour l’exemple

Migliore interprete femminile  
Marie Leuenberger - The Divine Order
Esmée Liliane Amuat - Sketches of Lou [+leggi anche:
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Tilde von Overbeck - Aloys

Migliore interprete maschile  
Bruno Ganz - Un juif pour l’exemple
Urs Jucker - Frog
Max Simonischek - The Divine Order

Migliore interpretazione da non protagonista  
Therese Affolter - The Divine Order
Rachel Braunschweig - The Divine Order
Sibylle Brunner - The Divine Order

Migliore musica da film  
Beat Jegen, Tom Huber - Aloys
Peter Scherer - Cahier africain
Sophie Hunger – La mia vita di zucchina

Migliore fotografia  
Simon Guy Fässler - Aloys 
Ramòn Giger - Europe, She loves 
Filip Zumbrunn - Miséricorde [+leggi anche:
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intervista: Fulvio Bernasconi
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Miglior montaggio  
Tobias Nölle - Aloys 
Kaya Inan - Cahier africain 
Marie-Eve Hildbrand, Marina Rosset, Valentin Rotelli - La mia vita di zucchina

Miglior film di diploma  
Digital Immigrants - Norbert Kottmann, Dennis Stauffer
Hypertrain - Etienne Kompis, Fela Bellotto
Ivan’s Need - Manuela Leuenberger, Veronica L. Montaño, Lukas Suter

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