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FESTIVAL Stati Uniti / Europa

Una serie di produzioni europee presentate in anteprima allo Slamdance Film Festival

di 

- L'evento americano ha accolto una serie di produzioni e co-produzioni europee

Una serie di produzioni europee presentate in anteprima allo Slamdance Film Festival
The Erlprince di Kuba Czekaj

Diverse produzioni europee sono sbarcate sul suolo americano di recente, alla 23ma edizione dello Slamdance Film Festival (20-26 gennaio), che ha avuto luogo a Park City, Utah. "Il cinema indipendente è reso bello non da quei singoli artisti che formano la cultura della celebrità, ma dalla collaborazione creativa", ha detto il co-fondatore e presidente dello Slamdance Peter Baxter, aggiungendo: "Allo Slamdance quest'anno abbiamo sperimentato un intero programma di bei film indipendenti e la promessa di grandi artisti emergenti che portano avanti l'eredità di ciò che abbiamo deciso di fare". Quest'edizione è stata eccezionalmente ricca di produzioni e co-produzioni europee.

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del giovane talento polacco Kuba Czekaj è stato presentato in anteprima nordamericana allo Slamdance. Qui, Czekaj continua la sua esplorazione della crescita, che ha iniziato nel suo precedente lavoro, Baby Bump [+leggi anche:
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. Passando dalla sfera corporea a quella psicologica, diversi generi si intrecciano nel film, andando a formare un commovente dramma familiare. Il team creativo composto da Frauke Havemann, Eric Schefter e Mark Johnson ha presentato in anteprima mondiale il suo progetto tedesco Weather House, a cavallo tra cinema, video arte e teatro (vedi intervista). In questo dramma minimalista e assurdo, l'improvviso cambiamento climatico influenza il comportamento di un gruppo isolato di personaggi. C'è stata anche l'anteprima nordamericana di un altro progetto tedesco, Beat Beat Heart, e di un progetto di fine studi della regista Luise Brinkmann, del direttore della fotografia Mathias Hansprach, della montatrice Maren Unterburger e della produttrice Olivia Charamsa. Nella sezione documentari, la regista austriaca Patricia Josefine Marchart ha presentato la prima mondiale del suo film The Children Send Their Regards, affrontando il tema dell'"abuso sessuale, emotivo e fisico da parte del clero".

Il regista americano indipendente Matthew Lessner ha realizzato il suo secondo film, Automatic at Sea, in co-produzione con la Danimarca. L'attrice protagonista, la svedese Livia Hiselius, veste i panni di Eve, giovane viaggiatrice svedese che si ritrova naufraga su un'isola privata con il ricco erede Peter. Mentre i giorni passano, Eve rimane intrappolata in sogni e visioni febbrili, che le fanno mettere in discussione la natura della realtà. Nel frattempo, la co-produzione tedesco-britannico-giapponese Kuro, scritta e diretta da Joji Koyama e Tujiko Noriko, è stata presentata in anteprima mondiale, e narra la storia di una donna giapponese che si occupa del suo amante paraplegico e gli racconta una storia che intreccia storie personali, aneddoti e miti. Infine, Matteo Borgardt ha partecipato allo Slamdance per presentare il suo documentario prodotto tra USA, Messico e Italia su Charles Bukowski, You Never Had It: An Evening With Bukowski, basato su una video-intervista del 1981 con il famigerato poeta.

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(Tradotto dall'inglese)

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