email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE Spagna / Francia

Un dramma esistenziale intitolato Ana de día

di 

- E’ in fase di post-produzione l’opera prima di Andrea Jaurrieta, una coproduzione indipendente e d’autore con protagonista la versatile Ingrid García-Jonsson

Un dramma esistenziale intitolato Ana de día
Ingrid García-Jonsson in Ana de día

E’ più di sei anni fa che ad Andrea Jaurrieta (Pamplona, 1986) venne l’idea del suo primo lungometraggio, Ana de día [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
. Dopo mille vicissitudini e grazie al crowdfunding la regista è riuscita a girare la sua tanto agognata opera prima, con protagonista Ingrid García-Jonsson, l’attrice resa famosa da Hermosa juventud [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Jaime Rosales
scheda film
]
. Con l’appoggio del Governo di Navarra e le case di produzione No Hay Banda (Spagna) e la francese Pomme Hurlante Films, il film sarà pronto a maggio per cominciare la sua carriera festivaliera e commerciale.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Con un cast principale completato da Álvaro Ogalla (El apóstata [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
), Mona Martínez, Fernando Albizu, María José Alfonso e Irene RuízAna de día pone un dilemma: che cosa fareste se un giorno vi accorgeste che un vostro doppio vi ha sostituito e nessuno sembra accorgersene o dargli importanza? Lungi dal cercare di ritrovare la sua identità perduta, Ana preferisce indagare i propri limiti, tentando di trovare un senso alla sua esistenza, cercando la propria libertà. Ma scoprirà che la libertà tanto attesa non sempre porta alla felicità.

La sceneggiatura di Ana de día ha ottenuto tre borse di studio internazionali ed è stata selezionata per il Festival “Small is biútiful” nell’ambito di Espagnolas en París. Andrea Jaurrieta è autrice di sette cortometraggi (tra cui Los años dirán e Algunas aves vuelan solas) e quattro progetti di videoarte: “Voglio raccontare una storia che faccia evadere lo spettatore dalla propria vita e sognare che qualcosa di simile potrebbe accadere. Per questo scrivo le storie, per questo esiste il cinema", afferma la cineasta navarrese.

Partendo da uno spunto del tutto surreale, "Ana de día vuole offrire una storia che porti alla riflessione sull'educazione, i limiti e le repressioni che ci autoimponiamo e che vengono imposti direttamente dalla società, attraverso gli occhi di una donna. Il tutto contestualizzato nella realtà attuale della Spagna e nei suoi margini sociali più sconosciuti", conclude la regista, sceneggiatrice e produttrice.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy