05/05/2017 - Il regista svedese si prepara a lanciare il suo nuovo thriller a tinte “mistery” al Cannes Film Market attraverso The Yellow Affair

Con soli due film all’attivo, il regista, sceneggiatore e compositore svedese Antonio Steve Tublén si è già fatto un nome nel mondo del cinema horror, fantasy, di fantascienza e d’azione, ed ora è pronto per l’uscita di Robin, il suo nuovo thriller a tinte “mistery” che sarà presentato al Marché du Film durante il Festival di Cannes (17-28 maggio) dalla società svedese-finlandese The Yellow Affair.

L'esordio di Tublén, Original [+leggi anche:
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scheda film] (2009), co-diretto da Alexander Brøndsted, è stato premiato al Tribeca Film Festival e ha vinto due Goblet d’oro al Festival Internazionale del Film di Shanghai nel 2009, uno dei quali come Miglior film. Il suo LFO (2013) è stato il film d’apertura al Festival del cinema fantastico di Austin, in Texas, ed è stato successivamente premiato con due premi Orbit presso il Festival internazionale del cinema fantastico di Bruxelles, nonché candidato al Miglior film al Sci-Fi Film Festival di Londra.

Mentre il suo primo film è stato prodotto dalla danese Zentropa Entertainments, i due seguenti sono stati prodotti dalla PingPong Film, società che lui stesso gestisce insieme a Brøndsted. Robin - che è anche stato scritto da Tublén – è interpretato da un cast perlopiù danese, con Rosalinde Mynster, Jesper Christensen, Julie G Wester, Maibritt Saerens, Kirsten Olesen e Anders Heinrichsen nei ruoli principali.

Rosalinde Mynster interpreta il ruolo di una giovane donna che si sveglia un giorno nella foresta, nuda e confusa, convinta di aver assistito ad un omicidio. Chiama la polizia, ma non viene trovato nulla per confermare la sua storia. La sua angoscia interiore cresce - l'assassino la starà cercando? – inizia quindi a indagare da sola per evitare di diventare la prossima vittima. Ma una più grande verità incombe: l'essenza del suo trauma si trova nel suo mondo e nelle sue relazioni più strette.

Robin è stato prodotto da Brøndsted, che lavora con Tublén ormai da vent’anni. "È soprattutto sulla carta che facciamo lavori diversi: in realtà, siamo una squadra creativa che si scambia ruoli, cosa necessaria visto che siamo così pochi. Questo ci dà anche una certa libertà. Sulle produzioni più grandi, i ruoli sono molto più distinti", ha detto al Danish Film Institute, che partecipa al progetto.

(Tradotto dall'inglese)