email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2017 Semaine de la Critique

Gabriel and the Mountain: l’uomo con la maglia del Flamengo e la spada Masai

di 

- CANNES 2017: Con il viaggio esistenzialista in Africa di un ricercatore brasiliano, il talentuosissimo Fellipe Gamarano Barbosa firma un film di finzione notevole

Gabriel and the Mountain: l’uomo con la maglia del Flamengo e la spada Masai
Caroline Abras e João Pedro Zappa in Gabriel and the Mountain

"Ho trovato il Bianco. E’ morto". Sulle pendici del monte Mulanje in Malawi, al termine di una splendida sequenza d’apertura in cui due uomini tagliano l’erba in uno scenario mozzafiato, emerge sullo schermo Gabriel Buchmann, o meglio il suo cadavere, da una fessura nella roccia. Compagno di classe al liceo e amico del regista brasiliano Fellipe Gamarano Barbosa, questo personaggio fuori dal comune, dal destino tragico, ha ispirato al regista il suo secondo lungometraggio, Gabriel and the Mountain [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, prodotto dal Brasile e la Francia, una bella scoperta oggi in competizione alla Semaine de la Critique nell’ambito del 70° Festival di Cannes

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Kenya, Tanzania, Zambia e infine Malawi: il film racconta gli ultimi 70 giorni della vita di Gabriel (l’ottimo João Pedro Zappa) che da una decina di mesi sta girando il mondo prima di entrare in un’università americana. Il giovane brasiliano, che viaggia da solo, zaino in spalla e sandali ai piedi, si è dato come missione quella di fare una ricerca sulla povertà vivendo letteralmente a contatto con gli autoctoni, "là dove il popolo vive". E’ un essere iper socievole, un buffone che fa divertire i bambini, un entusiasta che adotta i costumi locali alla velocità della luce, vestendosi come un Masai presso i Masai, bussando alle porte di tutti, sedendosi nelle case coi loro abitanti e scattando le foto che vediamo sparse nel film. "Viaggio come ho sempre sognato. Sono felice perché è tutto oltre le mie aspettative". Ma è anche una personalità talvolta al limite dell’antipatico, la cui iperattività febbrile e l’accanito desiderio di non comportarsi da turista sono leggermente inquietanti, e di cui percepiamo delle crepe indefinibili. Il regista tratta questa ambiguità con grande sottigliezza, in particolare attraverso una scalata molto difficile del Kilimangiaro in cui Gabriel, partito a razzo con un equipaggiamento insufficiente, arriverà alla vetta esausto, dopo aver sfiorato la rinuncia, e vi sotterrerà la foto di suo padre morto. Dopo aver ritrovato la sua fidanzata brasiliana Cristina (Caroline Abras), continuerà a visitare con lei il continente in modo un po’ più turistico (safari, Victoria Falls) tentando comunque di boicottare sempre il programma ("non mi piace sentirmi una preda"), correndo talvolta rischi incomprensibili. E anche se c’è amore, la questione del futuro resta in sospeso, con Cristina che prima di prendere il suo aereo di ritorno afferma che Gabriel "è fuggito in Africa dopo aver deluso tutti". Ma non ne sapremo di più e Gabriel, le cui finanze sono sempre più limitate, riprende il suo viaggio solitario verso il Malawi per l’ultima tappa del suo giro del mondo, la scalata del monte Mulanje, un territorio dove regnano gli spiriti.

Filmato in modo impressionante con una ricchezza incredibile di inquadrature, Gabriel and the Mountain è un film che non evolve con la logica dell’effetto diretto, ma lascia fluire un significato sotterraneo che compone un quadro sorprendente mischiando i suoi due interpreti principali professionisti a tutto un cast di non professionisti, che sono per lo più persone che hanno incrociato il vero Gabriel Buchmann e che condividono i loro ricordi mentre partecipano alla ricreazione fittizia del suo percorso. Una riuscita formale brillante per un film che non pretende svelare tutti i misteri di una vita e di una morte, ma ne distilla un profumo dal fascino inebriante.

Prodotto dai brasiliani di TV Zero e i francesi di Damned Films, coprodotto da Arte France Cinéma, Gabriel and the Mountain sarà distribuito in Francia da Version Originale/Condor ed è venduto nel mondo da Films Boutique.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy