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NIFFF 2017

Il NIFFF annuncia la sua ricca programmazione

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- Per la sua 17esima edizione il festival di Neuchâtel non delude le aspettative proponendo una programmazione audace che mette sotto i riflettori il meglio del cinema fantastico attuale

Il NIFFF annuncia la sua ricca programmazione
Hostile di Mathieu Turi

Il NIFFF (Neuchâtel International Fantastic Film Festival) (30 giugno-8 luglio) aprirà la sua 17esima edizione con la “galactic pop opera” Interstellar Riot di Robert Sandoz, una crociera spaziale dalle sonorità cosmiche. Tutto un programma!

Il Giappone sarà quest’anno protagonista grazie alla presenza del mitico regista nipponico Takashi Miike che presenterà in prima mondiale il film avvenimento JoJo’s Bizarre Adventure: Diamond Is Unbreakable, senza dimenticare la retrospettiva dedicata al sublime Suzuki Seijun. Le nuove leve del cinema di genere elvetico saranno anche sotto i riflettori grazie alla sezione non competitiva Amazing Switzerland e al concorso SSA/Suissimage dei cortometraggi svizzeri (leggi la news). Altro elemento significativo di questa nuova edizione è la perpetuazione del label NIFF Extended (ricettacolo degli avvenimenti professionali e pluridisciplinari prodotti dal festival) che posiziona il fantastico come vero e proprio terreno di riflessione e d’innovazione pluridisciplinare (leggi la news).

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Come detto dalla direttrice artistica Anaïs Emery, un’altra evoluzione maggiore della 17esima edizione sono i symposiums Imagine the Future e GSGS’17 e l’Epic Game Jam dedicato ai videogiochi. Storyworlds e New Worlds of Fantasy si occuperanno invece delle relazioni tra cinema, letteratura e sceneggiatura. Tra i momenti forti di questa nuova edizione: la Ghost House VD che propone un’esperienza in realtà virtuale in collaborazione con il Geneva International Film Festival Tous Ecrans.

Forte presenza europea nelle varie sezioni del festival. In competizione internazionale troviamo: A Dark Song [+leggi anche:
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del regista irlandese, ex studente del Central St. Martins di Londra Liam Gavin, El Bar [+leggi anche:
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intervista: Alex de la Iglesia
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, thriller claustrofobico del grandioso Alex de la Iglesia, il “huis clos” fantastico francese Hostile [+leggi anche:
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di Mathieu Turi, la commedia terrificante Le Manoir [+leggi anche:
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del francese Tony T. Datis e il poetico Mon Ange [+leggi anche:
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intervista: Harry Cleven
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del belga Harry Cleven.

La sezione Ultra Movies annovera invece fra i registi europei: Sadrac González-Perellón con il film Black Hollow Cage [+leggi anche:
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, la produzione franco belga Grave [+leggi anche:
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intervista: Julia Ducournau
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di Julia Ducournau, Lake Bodom [+leggi anche:
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, una produzione finlandese ed estone di Taneli Mustonen, Prevenge [+leggi anche:
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dell’inglese Alice Lowe e The Autopsy of Jane Doe [+leggi anche:
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(Regno Unito/USA) di André Øvredal. La sezione Films of the third kind non fa eccezione accogliendo ben nove film europei: Ava [+leggi anche:
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intervista: Léa Mysius
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della francese Léa Mysius, Colossal [+leggi anche:
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intervista: Nacho Vigalondo
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produzione canadese e spagnola di Nacho Vigalondo, Goran [+leggi anche:
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intervista: Nevio Marasović
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film croato di Nevio Marasovic, I Am Not a Witch [+leggi anche:
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intervista: Rungano Nyoni
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di Rungano Nyoni (Regno Unito/Francia/Germania), Le serpent aux mille coupures [+leggi anche:
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, produzione franco belga di Eric Valette, il film olandese Ron Goossens, Low Budget Stuntman [+leggi anche:
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di Steffen Haars e Flip Van der Kuil, Small Town Killers [+leggi anche:
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del danese Ole Bornedal, Spoor [+leggi anche:
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intervista: Agnieszka Holland
intervista: Zofia Wichlacz
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della regista polacca Agnieszka Holland e The Limehouse Golem [+leggi anche:
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, produzione britannica di Juan Carlos Medina.

Il botto finale del festival è affidato al film Baby Driver: Il genio della fuga [+leggi anche:
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 (Inghilterra/USA) di Edgar Wright con Kevin Spacey e Jamie Foxx.

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