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MOSCA 2017

Star Boys: quando la vita impone di tornare con i piedi per terra

di 

- Il film d’esordio di Visa Koiso-Kanttila, attualmente in sala a Mosca, porta gli spettatori nel nord della Finlandia

Star Boys: quando la vita impone di tornare con i piedi per terra
Vili Saarela e Olavi Angervo in Star Boys

Dopo una carriera come documentarista e direttore della fotografia, il regista finlandese Visa Koiso-Kanttila ha realizzato il suo film d’esordio raccontando una tenera storia di formazione, Star Boys [+leggi anche:
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. Ambientato nella città natale del regista, Oulu, la seconda più grande del Nord del pianeta, il film è una produzione Mysterium ed è in concorso al 39o Moscow International Film Festival (dal 22 al 29 giugno).

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Ambientata in un imprecisato periodo, che all’apparenza si direbbe gli anni Settanta, la storia scritta dal regista segue il giovane Vesa (Vili Saarela), un tredicenne che incontriamo per la prima volta mentre recita Now I Lay Me Down to Sleep con sua madre Marja (Pihla Viitala). L’innocenza del ragazzo e i paesaggi innevati sembrano la perfetta ambientazione per una storia di ragazzi, ma  Koiso-Kanttila ha altri programmi per il suo protagonista: usa le esperienze di vita di Vesa e del suo migliore amico Kaarlo (Olavi Angervo) per mostrare come le sfide della vita moderna possano alterare le relazioni e le famiglie. 

Nel momento in cui il padre di Vesa, Tapio (Antti Luusuaniemi), si sente attratto dalla madre di Kaarlo, i due ragazzi si ritrovano intrappolati in una serie di reazioni che li spingerà ad una crescita forzata. Koiso-Kanttila illustra con minuziosità i cambiamenti che si manifestano nelle due famiglie, tessendo una storia universale sulla crescita dei ragazzi e su quella degli adulti, e sui nodi delle relazioni che lentamente si stringono fino a portare all’orlo del caos. Osservare le stelle col suo telescopio, cantare canti di Natale o pregare Dio non serviranno a preparare il giovane Visa alle nuove, snervanti, esasperanti esperienze che lo aspettano.

Nel mondo del ragazzo, il cambiamento è inevitabile e scorre come i fiumi semi ghiacciati che il direttore della fotografia Jarkko T Laine filma nelle scene alla luce azzurro chiaro del mattino e che il montatore Mervi Junkkonen utilizza per ricreare il ritmo di un mondo perduto. Ma mentre sappiamo che quei corsi d’acqua finiranno in mare, non possiamo prevedere il corso della vita dei protagonisti e quali potrebbero essere le conseguenze di un eventuale salvataggio.

Anche se si percepisce che la sceneggiatura è stata scritta e riscritta più volte, è evidente anche che Star Boys è un viaggio del regista nel viale della memoria, con il pubblico invitato ad assistere all’eterno scontro tra tradizione (con la sua stabilità che rasenta il rigor mortis) e modernità (con la sua incertezza e i suoi scarsi valori). Questi elementi sono sempre presenti nel nonno di Vesa, un uomo che si costruisce la casa a mani nude, e il padre di Vesa, un architetto che lavora allo sviluppo di un anonimo quartiere suburbano, i cui nuovi appartamenti richiedono la demolizione massiccia di tutto ciò che c’era prima: evidenti esempi di due mondi opposti. È questo il genere di abuso, tradimento, aggressione che spingeranno Vesa e Kaarlo verso la maturità. 

Star Boys è stato prodotto da Silva Mysterium (Finlandia) e coprodotto da Filmpool Nord e Dragon Films (Svezia).

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(Tradotto dall'inglese)

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