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GERUSALEMME 2017

Recensione: Scaffolding

di 

- Il notevole esordio dell’israeliano Matan Yair è la storia vera di un ragazzo combattuto tra l’azienda di famiglia e le sue aspirazioni culturali

Recensione: Scaffolding
Asher Lax in Scaffolding

Il primo film dell’autore e regista Matan Yair,Scaffolding [+leggi anche:
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intervista: Matan Yair
scheda film
]
, mostrato in anteprima alla selezione ACID  di Cannes, è appena stato proiettato nel quadro del concorso nazionale del Jerusalem Film Festival. Questa interessante docufiction, basata sulla storia vera del suo protagonista, l’attore non professionista Asher Lax, è un toccante e dinamico ritratto di un giovane uomo combattuto tra i desideri di suo padre e gli stimoli culturali che riceve dai suoi professori.

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Asher (Lax) è all’ultimo anno del liceo e lavora per suo padre Milo (Yacov Cohen), un uomo pratico e rigoroso a capo d un commercio d’impalcature. A scuola, il ragazzo frequenta il corso di letteratura e storia del professor Rami (Ami Smolarchik), un uomo di 41 anni con un approccio all’insegnamento personale e ispirato, che ne fa il preferito tra gli studenti. L’esame finale si avvicina a grandi passi e Asher non riesce a concentrarsi perché suo padre, che dovrà sottoporsi a breve a un’operazione, continua a raccomandargli di “non studiare troppo” e di occuparsi dell’azienda familiare per la quale non gli servirà certo saper interpretare l’Antigone.

Asher è un giovane uomo impulsivo ed esuberante, con un forte senso della giustizia e ma anche con una buona dose di senso pratico. Si sente attratto dallo spirito di Rami ma si riconosce anche in quello del padre, e non si ribella a lui solo perché vuole diventare un accademico. La differenza tra i due sta nel fatto che Asher riconosce il valore della cultura. Ma a seguito di un’inaspettata tragedia, le cose si faranno ancor più complicate e confuse per il nostro eroe.

Yair, che è lui stesso un professore, ha basato la storia sulla sua esperienza di insegnante quando Asher era un suo studente, e lo ha scelto per questo ruolo; da qui, un leggero effetto di straniamento dovuto al fatto che il protagonista appare più grande di uno studente del liceo, e infatti aveva già 22 anni quando il film è stato girato. Ma questo giovane è un vero portento: appare letteralmente in ogni inquadratura, e la sua energia travolgente, i suoi occhi ardenti appesantiti dalle occhiaie indicano il sovraccarico fisico ed emotivo, mentre la gestualità scomposta e una voce decisa si addicono perfettamente a un personaggio sconvolto da dubbi e incertezze.

Il direttore della fotografia, il polacco Bartosz Bieniek, anche lui al suo primo film, fa un lavoro eccellente nel seguire con la camera a spalla l’erratico carattere di Asher e nella composizione delle scene con Milo sulle impalcature. Il montatore Dov Steuer assembla con maestria tutto questo materiale, in modo dinamico ma conciso e con un ritmo teso e sostenuto.

Scaffolding è una coproduzione dell’israeliana Green Productions e della polacca Film Produkcja; New Europe Film Sales ne gestisce i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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