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LOCARNO 2017 Cineasti del presente

Il monte delle formiche accetta la sfida di filmare l’invisibile

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- LOCARNO 2017: Nel primo film dell’italiano Riccardo Palladino, le formiche si trasformano in pretesto per parlare dell’immortalità (collettiva) e il ciclo della vita

Il monte delle formiche accetta la sfida di filmare l’invisibile

Il primo lungometraggio del regista italiano Riccardo Palladino, Il monte delle formiche [+leggi anche:
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, è stato presentato in prima mondiale nel concorso Cineasti del presente del 70. Locarno Festival. Sebbene il titolo del film ci possa far pensare ad un documentario sulla natura che si prefigge l’obiettivo di indagare una micro realità (quella delle formiche appunto), in realtà le formiche si trasformano in pretesto per parlare di qualcosa di più universale: l’immortalità (collettiva) e il ciclo della vita.

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Partendo da una leggenda che ogni anno, l’8 di settembre, attira sul così detto Monte delle Formiche un gran numero di credenti, Riccardo Palladino ci racconta una fiaba fatta di immagini e ritmata dal suono di voci che recitano testi di grandi scrittori: il Premio Nobel Maurice Maeterlinck e l’entomologo Carlo Emery, interessati alla natura dei piccoli insetti ed al loro stare insieme.

La data che annuncia l’arrivo di sciami di formiche alate che dopo essersi accoppiate lasciano ai piedi del monte miriade di corpi sacrificati in nome della continuazione della specie, coincide con la festa dedicata alla “Vergine del Monte delle Formiche” o “Santa Maria Formicarum”. 

A partire da quest’antica tradizione che ci riporta ad una realtà locale invisibile agli occhi dei più, Riccardo Palladino si interroga sulla natura di questi piccoli esseri alati come metafora della nostra società e dello stare insieme. Il gruppo come unica redenzione, l’immortalità collettiva come ancora di salvezza. Il ciclo della vita insomma condensato in un battito d’ali sacrificale ogni anno rinnovato.

Leggero come un foglio di carta ma profondo come il mistero del Monte delle Formiche, il primo film di Riccardo Palladino sfida ogni logica per filmare quello che sfugge ad ogni intendimento: il misticismo di un luogo, il sacrificio di un animale così apparentemente piccolo ed insignificante come una formica. In una parola: il significato della vita. 

Il meraviglioso lavoro sul suono che accompagna ogni piano senza sommergerlo, estrapola dalle immagini una verità di una grande bellezza. Il monte delle formiche esalta il potere e la saggezza di una Natura che ha ancora molto da raccontarci malgrado il frastuono della civilizzazione che l’attornia. 

Fra sperimentazione e tradizione Riccardo Palladino ci regala un primo lungometraggio di una grande bellezza, allo stesso tempo etereo e pieno di saggezza.

Il monte delle formiche è prodotto da CamerAmano e coprodotto da Minollo Film.

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