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VENEZIA 2017 Orizzonti

Krieg, le conseguenze della guerra

di 

- VENEZIA 2017: Rick Ostermann torna a Venezia con un dramma ambientato in montagna, dove un uomo si è rifugiato dopo un lutto

Krieg, le conseguenze della guerra
Ulrich Matthes in Krieg

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(Venezia 2013), Rick Ostermann aveva raccontato la guerra per la sopravvivenza degli orfani in fuga nella Germania occupata dai sovietici. Con il suo secondo lungometraggio, Krieg [+leggi anche:
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, in concorso in Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia, torna sul tema della guerra, fin dal titolo. Ambientato ai giorni nostri, il film prende spunto dal libro omonimo di Jochen Rausch, che il regista aveva trovato in aeroporto mentre aspettava il volo per un festival in cui presentava la sua opera prima (la sceneggiatura è di Hannah Hollinger). Senza mezzi termini Krieg mostra le conseguenze della guerra, che sembra riverberarsi a lungo nelle vite di chi non partecipa direttamente ad un conflitto.

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C'è una Guerra con g maiuscola in questo film e una con la minuscola. Arnold (Ulrich Matthes) e Karen (Barbara Auer) sono una coppia normale, democratica e pacifista, con un figlio, Chris, altrettanto pacifista, che ha deciso inaspettatamente di arruolarsi nel Bundeswehr, le forze armate tedesche, e partire per una zona di guerra (non sappiamo se sia Iraq o Afghanistan).  Chris invia regolarmente delle email al padre nel quale descrive la vita del campo, e queste email si vanno facendo via via più drammatiche quando il giovane realizza davvero cosa sia un conflitto fatto di attentati tra la popolazione civile in cui muoiono bambini. Ormai a  poche settimane dal suo rientro, la notizia della morte del ragazzo sconvolge la vita dei genitori. Quando Karen si toglie la vita,  Arnold decide di comprare la baita di montagna appartenuta ad uno scultore e di ritirarsi dal mondo. 

Tutto questo viene raccontato con una sequenza di flashback, e lo spettatore ricostruisce la vicenda nel corso dei 93 minuti del film. In quel rifugio isolato Arnold riceve dei veri e propri attacchi da parte di uno sconosciuto che si è accampato a poca distanza, nei boschi. Quando lo sconosciuto ferisce quasi mortalmente l'amatissimo cane di Arnold, il protagonista  decide di non riferire la cosa alla polizia locale e di  farsi giustizia da solo. Arnold riceve la visita di una misteriosa donna (Jördis Triebel) che cerca il suo ex marito che si sarebbe rifugiato tra quelle montagne, e dunque potrebbe essere lui il "cattivo", ma questo non ferma la voglia di vendetta dell'uomo. La follia della guerra sembrerebbe aver vinto, ma quella di Arnold è essenzialmente una battaglia con se stesso, la sua mancata elaborazione del lutto, l'assenza di una vera redenzione. 

Krieg è un film realizzato per la televisione da Schiwago Film GmbH per Westdeutscher Rundfunk Köln.

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