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PRODUZIONE Bulgaria

Yana Titova prepara il suo film d'esordio, A Dose of Happiness

di 

- Prodotta da No Blink Studio, la pellicola sarà girata a ottobre, gennaio e maggio

Yana Titova prepara il suo film d'esordio, A Dose of Happiness
La regista Yana Titova

L'attrice e regista Yana Titova sta preparando il suo primo film, l'indipendente A Dose of Happiness [+leggi anche:
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, una produzione No Blink Studio che segue otto anni della vita di Vessela Toteva, dipendente da eroina e metadone. La prima fase dei 28 giorni di riprese è in programma per la fine di questo mese, ma il grosso della produzione è previsto per gennaio. Lo staff e il direttore della fotografia Martin Balkansky si rivedranno poi a maggio per gli esterni primaverili ed estivi.

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La sceneggiatura, scritta da Titova è basata sull'omonima autobiografia di Vessela Toteva. Ambientata negli anni Novanta, quando l'eroina era sempre più diffusa in Bulgaria, la storia racconta la battaglia di Toteva contro la sua dipendenza, durata otto anni. Spinta dal suo compagno (Dimitar Nikolov, Hristo [+leggi anche:
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) e con l'aiuto dell'ex marito (Aleksandar Aleksiev, Radiogram [+leggi anche:
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, Heights), la protagonista troverà una speranza di resurrezione in sua figlia Valentina. Scelta interessante, proprio la figlia di Toteva, l'attrice Valentina Karol, interpreterà sua madre nel film. Altri ruoli importanti sono impersonati da Lydia Indjova, Silvia Lulcheva, Ivan Barnev e Irmena Chichikova.

Il film ha un budget di circa 200.000 euro e non ha il sostegno economico del Bulgarian National Film Center. Il team è attualmente in cerca di partner di coproduzione. L'attore e produttore Aleksandar Aleksiev ha detto a Cineuropa che sponsor e partner finanziari hanno apprezzato la storia e sono entusiasti di supportarla perché si tratta di una “causa di rilevanza sociale”.

Yana Titova ha spiegato a Cineuropa che considera il suo film un modo per far aprire gli occhi alla Bulgaria sulla questione delle droghe. “Vogliamo fare informazione sulle conseguenze della tossicodipendenza sia tra i genitori che tra i ragazzi. Vogliamo anche realizzare un film che veicoli un messaggio di speranza e di salvezza.” Aggiunge che il suo lavoro ha anche uno scopo positivo e si aspetta che apra un dibattito, dal momento che i bulgari sono riluttanti ad affrontare apertamente e pubblicamente il tema della tossicodipendenza.

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(Tradotto dall'inglese)

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