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VIENNALE 2017

Annunciato il programma della 17a Viennale

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- Il grande festival internazionale del cinema viennese propone un nuovo programma ricco e variegato

Annunciato il programma della 17a Viennale
Bright Nights di Thomas Arslan

A una settimana dall’apertura delle danze, la 17a Viennale (19 ottobre-2 novembre) ha annunciato il suo programma, che porterà in cinque cinema della capitale austriaca un pubblico giovane e cosmopolita di circa 95 000 spettatori.

Tra i lungometraggi di finzione in programma figurano titoli europei che si sono già distinti in grandi festival, come i berlinesi Félicité [+leggi anche:
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di Alain Gomis, Bright Nights [+leggi anche:
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di Thomas Arslan (Germania/Norvegia) o Casting [+leggi anche:
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di Nicolas Wackerbarth, i film svelati a Cannes 120 battiti al minuto [+leggi anche:
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di Robin Campillo, L’Atelier [+leggi anche:
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di Laurent Cantet, A fábrica de nada [+leggi anche:
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del portoghese Pedro Pinho, Grave [+leggi anche:
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di Julia Ducournau, Les Fantômes d’Ismaël [+leggi anche:
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di Arnaud Desplechin, Barbara [+leggi anche:
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del suo fedele attore Mathieu Amalric, Loveless [+leggi anche:
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di Andreï Zviagintsev, Un beau soleil intérieur [+leggi anche:
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di Claire Denis, Jeune femme [+leggi anche:
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di Léonor Sérraille, Jeannette, l’enfance de Jeanne d’Arc [+leggi anche:
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di Bruno Dumont, o ancora L’Amant d’un jour [+leggi anche:
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di Philippe Garrel, alcune selezioni veneziane come La Villa [+leggi anche:
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di Robert Guédiguian, L’insulto [+leggi anche:
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di Ziad Doueiri (Francia/Libano), Hannah [+leggi anche:
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di Andrea Pallaoro (Italia/Belgio/Francia), con Charlotte Rampling, e La Nuit où j’ai nagé [+leggi anche:
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di Damien Manivel e Kohei Igarashi, ma anche Mademoiselle Paradis [+leggi anche:
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dell’austriaca Barbara Albert, presentato a Toronto, Daphne [+leggi anche:
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di Peter Mackie Burns (Regno Unito), Making Judith [+leggi anche:
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di Klaus Lemke, Marvin [+leggi anche:
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di Anne Fontaine, con Isabelle Huppert nei panni di se stessa, Milla [+leggi anche:
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di Valérie Massadian (Francia/Portogallo), The Nile Hilton Incident [+leggi anche:
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di Tarik Saleh (Svezia/Danimarca/Germania), 3/4 [+leggi anche:
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del bulgaro Ilian Metev, Summer 93 [+leggi anche:
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di Carla Simon (Spagna), e Avant la fin de l’été [+leggi anche:
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di Maryam Goormaghtigh (Francia/Svizzera).

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La selezione Documentari è altrettanto ricca, con film come West of the Jordan River (Field Diary Revisited) [+leggi anche:
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di Amos Gitaï, la serie Les quatre soeurs di Claude Lanzmann, Cry Baby, Cry [+leggi anche:
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dell’austriaco Antonin Svoboda, Nothingwood [+leggi anche:
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di Sonia Kronlund (Francia/Germania), Maman Colonelle [+leggi anche:
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di Dieudo Hamadi (Francia/Congo), e Sea Sorrow [+leggi anche:
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di Vanessa Redgrave (Regno Unito), per citarne solo alcuni.

Programmi speciali saranno dedicati all’attrice austriaca dell’inizio del secolo scorso Carmen Cartellieri, al regista-sceneggiatore-professore-attore tedesco Heinz Emigholz, a Raymond Depardon e alla regista tedesca Valeska Grisebach – il cui ultimo film in ordine di tempo, Western [+leggi anche:
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intervista: Jonas Dornbach
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, svelato nella sezione Un Certain Regard di Cannes, fa parte dei finalisti al Premio LUX 2017. L’ottimo attore viennese di fama internazionale Christoph Waltz è al centro della sezione Tributo, e l’Omaggio dell’anno è naturalmente dedicato allo scomparso direttore storico della Viennale, Hans Hurch, defunto l’estate scorsa dopo anni di passione e di impegno spesi per creare una vera festa del cinema senza trofei dorati, senza gerarchia dei festivalieri, senza loghi di sponsor sugli schermi e senza tappeto rosso né photocall, il che non impedirà alla gran parte delle star summenzionate, e ad altri ancora, di venire numerosi a Vienna.  

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(Tradotto dal francese)

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