email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

ZAGABRIA 2017

Iskra: un thriller dalle tinte politiche che lascia con il fiato sospeso

di 

- L’ultima proposta proveniente dal Montenegro, proiettata a Zagabria, è un perfetto film di genere che segna il debutto alla regia di Gojko Berkuljan

Iskra: un thriller dalle tinte politiche che lascia con il fiato sospeso
Mirko Vlahović in Iskra

L’ultima proposta proveniente dal Montenegro, proiettata a Zagabria, è un perfetto film di genere che segna il debutto alla regia di Gojko Berkuljan

Il giovane cinema del Montenegro sta pian piano crescendo, dopo il successo dell’anno scorso di Ivan Marinović con The Black Pin [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Ivan Marinovic
scheda film
]
. L’edizione di quest’anno del Festival di Zagabria ha deciso di prestare particolare attenzione a questo cinema emergente presentando dei cortometraggi di successo e un paio di film a budget ridotto di registi debuttanti.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Uno di essi è Iskra [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, un thriller urbano che tocca temi politici, girato da Gojko Berkuljan, giovane regista esordiente. La protagonista, interpretata dalla new entry Jelena Simić, è una giovane e ambiziosa giornalista che cerca di scoprire cosa c’è dietro alla scomparsa di alcuni oppositori politici di coloro che presero il potere dopo la frammentazione della Jugoslavia negli anni ’90.

Il film si apre con una scena in cui Petar (Mirko Vlahović giunto alla ribalta internazionale con The Black Pin e Barbarians [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Ivan Ikic
scheda film
]
), poliziotto in pensione, viene a sapere che sua figlia Iskra manca da lavoro da qualche giorno. Petar informa il vecchio collega Ranko (il navigato attore Mladen Nelević, apprezzato lo scorso anno in Train Driver’s Diary [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Milos Radović
scheda film
]
), ora capo della polizia, e i due trovano subito, nel bosco, la macchina che Iskra stava guidando. Ma non c’è nessuna traccia della ragazza, se non una macchia di sangue sul finestrino lato passeggero.

Mentre Ranko e Peter indagano, ognuno per conto proprio, Berkumjan ci propone universi paralleli e altri personaggi da seguire. In uno di questi, la protagonista lavora con Gojko (Mišo Obradović), il cui padre era stato assassinato all’inizio degli anni ’90, un omicidio mai risolto, cercando di scoprire che cosa era accaduto a tutti coloro che avevano fatto la sua fine. Parlano con Mirko (Dragan Račić), un coraggioso oppositore che, per le sue idee, era stato dichiarato pazzo e messo ai margini della società e che sembra saperne di più sui padri anche rispetto agli stessi figli Iskra e Gojko.

Insieme alla coautrice Ana Vujadinović, Berkuljan mescola sapientemente le due narrazioni creando un vero e proprio alone di mistero e dando al pubblico la sensazione che, ogni volta che la verità sembra venir fuori, essa, in realtà, diventa più sfuggente. Anche verso la fine, lo spettatore è portato a chiedersi se la conclusione che mostra il film è davvero affidabile.

La produzione di Berkuljan, indipendente e a basso costo, riesce a trasformare la mancanza di finanziamenti in un vantaggio, proponendo un film dalla location spoglia, quasi ascetica, così come i costumi utilizzati. Una caratteristica che si sposa alla perfezione con l’approccio visivo e con il tipo di montaggio. Riprendendo spesso camera a mano e tramite la tecnica del jump cut, il regista è riuscito a creare un thriller dall’aria molto scandinava, eccezion fatta per i personaggi tipici dei Balcani, con baffi e aria da macho.

I festival con una vocazione per i film di genere provenienti da industrie cinematografiche con meno visibilità farebbero bene a prendere in considerazione questo film, realizzato da un regista davvero promettente.

Iskra è una coproduzione tra Trust Agency (Montenegro) e Cinnamon Films (Serbia).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese da Michael Traman)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy