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OSCAR 2018

L'Europa domina la shortlist dell’Oscar del miglior film straniero

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- Film da Germania, Ungheria, Russia e Svezia sono tra i candidati alla cinquina finale, tutti gli altri titoli sono coprodotti dall’Europa

L'Europa domina la shortlist dell’Oscar del miglior film straniero
The Square di Ruben Östlund

Dopo un record di 92 candidature provenienti da tutto il mondo per la categoria del Miglior film in lingua straniera alla 90a edizione degli Oscar, l’Academy ha annunciato la shortlist dei nove film selezionati per la corsa al premio.

Quest’anno, i paesi europei presenti sono: la Germania, con la coproduzione franco-tedesca In the Fade [+leggi anche:
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di Fatih Akin; l'Ungheria, con il vincitore dell’Orso d’oro Corpo e anima [+leggi anche:
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di Ildiko Enyedi; la Russia, con la coproduzione russo-franco-tedesco-belga Loveless [+leggi anche:
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di Andrei Zvyagintsev; e la Svezia, con il vincitore della Palma d’oro The Square [+leggi anche:
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di Ruben Östlund, una coproduzione svedese-tedesco-franco-danese-americana.

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Ma l’Europa è rappresentata anche nelle altre sei candidature, provenienti da Sud America, Medio Oriente e Africa. Il cileno Una donna fantastica [+leggi anche:
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, diretto da Sebastián Lelio, è coprodotto da Germania e Spagna; l’israeliano Foxtrot [+leggi anche:
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, diretto da Samuel Maoz, è coprodotto da Germania e Francia; il libanese L’insulto [+leggi anche:
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, diretto da Ziad Doueiri, è coprodotto da Francia e Belgio; il senegalese Félicité [+leggi anche:
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, diretto da Alain Gomis, è coprodotto da Belgio e Germania; e il sudafricano The Wound [+leggi anche:
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, diretto da John Trengove, è coprodotto da Germania, Paesi Bassi e Francia.

Mancano all’appello alcuni titoli di cui si prevedeva una nomina, come il francese 120 battiti al minuto [+leggi anche:
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di Robin Campillo, e il vincitore dell’Oscar 2013 Michael Haneke, il cui ultimo film, Happy End [+leggi anche:
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era candidato per l’Austria. Anche A Ciambra [+leggi anche:
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di Jonas Carpignano (Italia), supportato da Martin Scorsese, era quotato per un posto in selezione.

Vale la pena notare che la selezione di quest'anno è interamente composta da titoli favoriti nei festival. Tutti i film nominati sono stati presentati in anteprima a importanti manifestazioni, tra cui Berlino, Cannes, Venezia e Sundance e, a parte il film sudafricano The Wound, hanno tutti vinto premi importanti in quei festival. La correlazione tra i titoli "più cinefili" dei festival e la scelta dei membri dell'Academy potrebbe essere dovuta alle modifiche applicate al sistema di voto, che ha portato all'ampliamento e alla diversificazione del comitato in lingua straniera.

Le nomination finali saranno svelate il 23 gennaio.

La shortlist:

Cile: Una donna fantastica [+leggi anche:
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, Sebastián Lelio (Cile/Germania/Stati Uniti/Spagna)
Germania: In the Fade [+leggi anche:
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, Fatih Akin (Germania/Francia)
Ungheria: Corpo e anima [+leggi anche:
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, Ildikó Enyedi (Ungheria)
Israele: Foxtrot [+leggi anche:
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, Samuel Maoz (Israele/Germania/Francia)
Libano: L’insulto [+leggi anche:
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, Ziad Doueiri (Libano/Francia/Belgio/Stati Uniti)
Russia: Loveless [+leggi anche:
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, Andrey Zvyagintsev (Russia/Francia/Germania/Belgio)
Senegal: Félicité [+leggi anche:
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, Alain Gomis (Francia/Belgio/Senegal/Germania/Libano)
Sudafrica: The Wound [+leggi anche:
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, John Trengove (Sudafrica/Germania/Paesi Bassi/Francia)
Svezia: The Square [+leggi anche:
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intervista: Ruben Östlund
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, Ruben Östlund (Svezia/Germania/Francia/Danimarca/Stati Uniti)

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(Tradotto dall'inglese)

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