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PRODUZIONE Italia / Francia

Alla Quinzaine di Cannes La strada dei Samouni di Stefano Savona

di 

- Nel documentario con le animazioni di Simone Massi si racconta la storia di una famiglia di Gaza vittima dell’operazione Piombo fuso del 2009

Alla Quinzaine di Cannes La strada dei Samouni di Stefano Savona

A rappresentare l’Italia alla Quinzaine Des Réalisateurs ci sarà anche il film di Stefano Savona con le animazioni di Simone Massi, La strada dei Samouni [+leggi anche:
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intervista: Stefano Savona
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, prodotto da Dugong Films, Picofilms, Alter Ego Production, con Rai Cinema, in coproduzione con ARTE France Cinéma, ARTE France Unité Société et Culture.

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“A Gaza, all’indomani della guerra”, spiega il regista, “ho incontrato delle persone che mi hanno raccontato con calma straordinaria gli eventi drammatici a cui erano appena sopravvissuti. Ho capito che per rendere loro giustizia, non potevo fermarmi alla constatazione della tragedia: la famiglia Samouni meritava che raccontassi la loro storia per intero”. Nel film la piccola Amal, da quando è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia, prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione “Piombo fuso”, vengono massacrati 29 membri della famiglia. 

Documentarista pluripremiato in Italia e nel mondo, trapiantato a Parigi, Stefano Savona è archeologo e antropologo di formazione. Ha realizzato gli apprezzati documentari Primavera in Kurdistan (2006), Piombo fuso (2009), Premio speciale della giuria Cineasti del presente a Locarno, Palazzo delle Aquile (2011), insieme ad Alessia Porto ed Ester Paratore, vincitore del Grand Prix di Cinéma du Réel e Tahrir Liberation Square [+leggi anche:
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(2011), vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento. Simone Massi, uno dei più affermati animatori indipendenti italiani riconosciuto a livello internazionale, è noto per disegnare a mano ogni singolo fotogramma dei suoi cortometraggi, che hanno girato in più di 60 paesi del mondo dove hanno raccolto più di 200 riconoscimenti. E’ conosciuto anche come autore di cinque edizioni della sigla e del manifesto del Festival di Venezia. 

La sceneggiatura del film è di Stefano Savona con Léa Mysius, Penelope Bortoluzzi; la fotografia di Stefano Savona; il suono di Jean Mallet e Margot Testemale; il montaggio di Luc Forveille; la musica di Giulia Tagliavia. Il film ha ottenuto il sostegno di Eurimages, CNC, MiBACT - Direzione Generale Cinema, Ciclic, Regione Marche - Marche Film Commission, Île de France, Cineteca di Bologna, Trentino Film Commission, Regione Lazio, Luca Rossi per Produttori Associati e Fondazione Piano Terra Onlus. Le vendite internazionali sono di Doc & Films International; la distribuzione francese è a cura di Jour2Fête.

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