03/06/2002 - Successo europeo per Ricette d'Amore, di Sandra Nettelbeck. Curioso love affair di alta cucina

Un ambiente claustrofobico, la cucina di un ristorante di Amburgo, dove gli odori della nouvelle cuisine si mischiano a quelli degli spaghetti al pesto. Si presenta così Ricette d'Amore (Bella Martha), commedia diretta dalla trentasettenne berlinese Sandra Nettelbeck, che esce anche in Italia dopo il successo nelle sale scandinave. Il film, coprodotto da Germania (Pandora Film Produktion), Austria (Prisma Film), Svizzera (T & C Film AG) e Italia (Palomar) narra l´incontro amoroso tra due chef: Martha (Martina Gedeck), single tedesca costretta a prendersi cura della nipote, e Mario (Sergio Castellitto), immigrato italiano e cuoco giocherellone.
Martha, capace di comunicare con il mondo esterno solo attraverso i suoi piatti, apprende da Mario l'importanza dell'amore. La lezione andrà a vantaggio non solo del cuoco italiano ma anche di Lina, la nipotina adottata da Martha alla morte della sorella. «La comunicazione affettiva avviene attraverso il cibo perché esso stesso è un mezzo di comunicazione importante. Nella mia famiglia ogni segno di amore o incomprensione viene fuori quando si è a tavola», racconta la regista.
Ricette d'Amore, scritto e sceneggiato dalla stessa Nettelbeck, è un film in parte autobiografico. Confessa Sandra Nettelbeck: «Ho in comune con Martha il suo rapporto con l´arte. La regia e la cucina sono entrambe arti, cambiano solo i tempi. Il cibo, a differenza di un film, ottiene un riscontro immediato. Eppure sia io che Martha sappiamo cosa vuol dire combattere con la gente che non capisce il senso di quello che tu fai. Non solo, entrambe comunichiamo con il mondo esterno esclusivamente attraverso la nostra arte».
Il film, che richiama alla memoria la storia tra la cameriera (Michelle Pfeiffer) e il cuoco (Al Pacino) in Paura d´amare di Garry Marshall, sembra ispirato anche a The big night di Stanley Tucci e Campbell Scott. Con Ricette d'Amore Sandra Nettelbeck firma il suo esordio alla regia di lungometraggi per il cinema. In passato ha lavorato per la televisione tedesca vincendo il premio Max Ophüls per la migliore sceneggiatura con Mamma mia.

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