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Cannes 2002 - Quinzaine

di 

- Il giovane esordiente Carlos Reygadas presenta Japón, opera aspra e disturbante da una terra desolata

Prima rivelazione al festival con Japón, presentato alla Quinzaine. Opera prima del messicano Carlos Reygadas, già indicato come un forte candidato alla Caméra d´or, il film è una coproduzione con la Spagna messa in piedi con capitali racimolati attraverso una capillare ricerca: i partner vanno dalla Fondation Hubert Bals alla British Airways al Ministero dell´ecologia messicano.
Girato nella desolata regione di Hidalgo, 200 km a Nord da Città del Messico, con lo stile aspro e disturbante a cui ci hanno abituato opere come Amores perros, è la storia di un uomo che si lascia alle spalle la capitale con l´intenzione di spararsi un colpo di pistola. Ma gli incontri con gli abitanti - una vecchia che lo ospita, gli ubriaconi di un bar, un bambino che uccide gli uccelli - di un piccolo villaggio e il contatto con una natura per niente rassicurante, gli faranno ritrovare pulsioni elementari, aggressività, desideri.
Reygadas (27 anni) ha mollato una carriera in magistratura per dedicarsi al cinema, girando qualche cortometraggio con finanziamenti belgi prima di questo Japón, già presentato a Rotterdam in gennaio ma ospitato da Cannes in una nuova versione.

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