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BERLINALE 2005 Concorso

I fantasmi di Christian Petzhold

di 

"Una madre in cerca del figlio perduto. Leggendo le fiabe dei fratelli Grimm mi è venuta l'ispirazione per un film che parla di fantasmi, di identità, della ricerca disperata di radici". Christian Petzhold racconta così il suo Ghosts (Gespenster) , presentato oggi in concorso alla Berlinale.
Accolto con favore dal pubblico tedesco e con meno entusiasmo da quello straniero, il film del regista dei pluripremiati Wolfsburg e The State I'm in è una "fairy tale" dal finale amaro che parla di degrado sociale, solitudine e bisogno d'amore.
Per seguire le fughe delle sue disperate eroine in una assolata Berlino, Petzhold arriva addirittura a scomodare Tilmann Büttner, kaiser della steadycam (da Lola Corre ad Arca Russa [+leggi anche:
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).

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"Abbiamo lavorato molto sulla memoria fisica, con spazi evocativi", continua il regista. "Non lavoro con script troppo rigidi. Ho cercato di ridurre tutto a poche battute e permettere agli attori di impadronirsi dei personaggi".
Il film, realizzato grazie al sostegno di Filmförderungsanstalt, BKM Kulturelle Filmförderung des Bundes, Medienboard Berlin-Brandenburg, è stato coprodotto delle tedesche Schramm FIlm Koerner & Weber e Bayerischer Rundfunk/ ARTE, e le francesi Les Films des Tournelles e ARTE France Cinéma.

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