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BERLINALE 2005 Concorso

Rwanda, tra orrore e riconciliazione

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Giornalista e regista, Raoul Peck si è sempre dedicato al cinema d'impegno, guardando alla libertà dei popoli, sia che si tratti dell'Africa (come in Lumumba) o del suo Paese natale, Haïti, del quale è stato ministro della Cultura dal 1995 al 1997.

In Sometimes in April, presentato in concorso a Berlino, ha esplorato un soggetto molto in voga negli ultimi tempi: il genocidio del Rwanda che è costato la vita a un milione di persone nel 1994. Mentre Hotel Rwanda - anch'esso presentato a Berlino - segue lo straordinario personaggio che salvò 1200 vite rischiando di perdere la sua, Sometimes in April concentra la storia su due fraelli che cercano una riconciliazione: Augustin Muganza (Idris Elba), un soldato Hutu che cerca di mettere in salvo la propria famiglia, e Honoré (Oris Erhuero), giornalista della radio RTML diventata famosa per l'accusa di istigazione allo sterminio dell'etnia Tutsi. Dieci anni dopo, Augustin si reca al tribunale delle Nazioni Unite dove suo fratello è incriminato.

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Senza risparmiare allo spettatore l'orrore della guerra civile, Raoul Peck costruisce il suo film in due movimenti. Nel primo, filma l'orrore dello sterminio e il panico che assale una famiglia per metà Hutu e per metà Tutsi. A Kigali, le immagini sono violente e crudeli, dure e provocatorie.

Nel secondo tempo il regista mette l'uno di fronte all'altro i due fratelli, dieci anni più tardi: uno è diventato vittima, l'altro carnefice. Il confronto tra i due è durissimo: come comprendere e perdonare? Chi ha torto e chi ragione? Chi è responsabile? Parte fondamentale della sceneggiatura è la colonna sonora realizzata da Bruno Coulais.

Sometimes in April è prodotto da Joel Stillerman (HBO Films - USA), Daniel Delume (Cinefacto - France) e dal regista Raoul Peck. La sezione britannica di HBO si occupam delle vendite internazionali.

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(Tradotto dal francese)

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