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POLITICHE DELLO SPETTACOLO Italia

Il ministro della Cultura Giuliano Urbani: «Superare le resistenze in Europa»

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In Europa ci sono «forti resistenze» ad una politica comune nei settori dello spettacolo e del cinema ma alcune iniziative vanno prese anche «rinunciando a qualche partner». Lo ha detto il ministro della Cultura Giuliano Urbani intervenendo a Roma alla presentazione della cerimonia per gli European Film Awards che si terrà a Roma in dicembre. «Ci sono cose che vanno assolutamente fatte - ha detto Urbani - per sostenere il cinema in Europa. Ma ci sono anche forti resistenze: io credo che se l'euro si è potuto fare anche senza alcuni paesi non vedo perché non si possa avere il coraggio di fare cose analoghe anche nel settore dello spettacolo». Urbani ha portato l'esempio dei paesi scandinavi, «assolutamente contrari a politiche di armonizzazione nel campo fiscale», pure essendo uno strumento indispensabile per le iniziative europee per favorire la distribuzione e l'esercizio. «Non credo - ha detto Urbani - che sarebbe un attentato all'Europa se promuovessimo una politica comune in questo settore facendo anche qualcosa che è teoricamente vietato dal trattato». Il ministro ha indicato il secondo semestre del prossimo anno, quando l'Italia presiederà il Consiglio Europeo come un periodo favorevole per lanciare questo tipo di iniziative.

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